Calcioscommesse, Percassi duro:
«Ci difenderemo attaccando»

«Siamo pronti a difenderci. Pronti a difenderci attaccando perché siamo nella convinzione di essere nel giusto». È la risposta del presidente dell'Atalanta Antonio Percassi, sull'inchiesta cremonese «Last bet» che vede indagato Doni.

«Siamo pronti a difenderci. Pronti a difenderci attaccando perché siamo nella convinzione di essere nel giusto». Una risposta secca ma decisa, quella del presidente dell'Atalanta Antonio Percassi, sull'inchiesta cremonese «Last bet» che vede indagato il capitano Cristiano Doni.

A porgli la domanda, nel corso di un convegno sulle Pmi alla scuola Imiberg, il direttore de «L'Eco di Bergamo» Ettore Ongis, moderatore dell'incontro. Il presidente d'altro canto si è sempre mostrato ottimista: due giorni dopo lo scoppio della bomba del calcioscommesse aveva rassicurato i tifosi, a cui aveva chiesto di «stare tranquilli e di fidarsi: saremo forti. Saremo competitivi per giocare in serie A. Noi sappiamo di dover giocare in serie A perché l'abbiamo conquistata sul campo». <

Sul fronte delle indagini, intanto, sono iniziati ieri a Roma gli accertamenti «irripetibili» sull'iPhone del portiere del Benevento Marco Paoloni. L'incidente probatorio chiarirà se dietro i nickname che su Skype promettevano di organizzare le combine c'erano realmente i giocatori Corvia (Lecce) e Quadrini (Sassuolo), oppure se era lo stesso Paoloni (come lui ha dichiarato) a spacciarsi per loro.

Anche il presidente della Figc, Giancarlo Abete, è intervenuto a proposito delle indagini sul calcioscommesse e sui tempi della giustizia sportiva, giocoforza molto più brevi rispetto a quella ordinaria. «Penso che i tempi saranno rispettati. Ci sono stati mesi di intercettazioni e quindi ci sono le condizioni per fare una valutazione sul versante sportivo su cosa è emerso dall'inchiesta di Cremona». La Figc renderà noto il calendario delle audizioni: saranno interrogati tutti i tesserati oggetto dell'indagine, tra cui il capitano dell'Atalanta Cristiano Doni.

È durato invece tre ore l'incontro a Roma tra i vertici di SkySport 365 e il procuratore federale della Figc Stefano Palazzi in merito all'inchiesta cremonese «Last bet». Il bookmaker austriaco aveva già presentato alla procura di Cremona un esposto-denuncia con 31 partite che avevano fatto registrare flussi anomali di giocate e la lista, spiegano da SkySport 365, non è stata arricchita: nell'elenco c'è anche Atalanta-Piacenza che figurava già in un precedente esposto.

Leggi di più su L'Eco di venedì 24 giugno

© RIPRODUZIONE RISERVATA