I tifosi a Zingonia: «Vergogna»
Bellini: «Sconfitta per tutti»

«Sciopero vergognoso», «Voi in villa a scioperare, non in cantiere a lavorare». Sono le due scritte apparse oggi pomeriggio sul muro di cinta del Centro Bortolotti di Zingonia, poco dopo l'annuncio ufficiale dello sciopero dei giocatori.

«Sciopero vergognoso», «Voi in villa a scioperare, non in cantiere a lavorare». Sono le due scritte apparse oggi sul muro di cinta del Centro Bortolotti di Zingonia, poco dopo l'annuncio ufficiale dello sciopero dei giocatori. Pochi i tifosi presenti nonostante la giornata di festa cittadina (un centinaio circa), numerosi i giornalisti e i reporter accorsi per la conferenza stampa con Gianpaolo Bellini.

Il giocatore nerazzurro ha esordito dicendo che lo sciopero è una «sconfitta per tutti». «Siamo imbarazzati con i tifosi - ha aggiunto -, ma al tempo stesso siamo molto arrabbiati per le accuse pesanti rivolte ai giocatori: disinformazione e luoghi comuni che ci danneggiano». «La questione non è economica - ha detto ancora Bellini -, noi non abbiamo mai detto che non vogliamo pagare la tassa di solidarietà. A noi interessa invece l'articolo 7 che riguarda il trattamento dignitoso per tutti i giocatori con un contratto. Siamo stanchi delle promesse. Abbiamo fatto di tutto per evitare questo sciopero, ma non è servito».

Un grande caos dunque ha contraddistinto l'ultima settimana di discussioni tra le diverse parti chiamate in causa: ricordiamo che già nello scorso campionato fu annunciato uno sciopero poi scongiurato in extremis.

“L'attenzione è stata spostata sull'aspetto economico: forse c'è l'interesse a farci risaltare come una categoria di privilegiati. Ci sono posizioni diverse e divergenti anche all'interno della stessa Lega Calcio. Probabilmente è qualcun altro che si deve fare chiarezza. Le responsabilità le abbiamo tutti, in primis noi perché siamo i protagonisti. C'è qualcuno che vuole addossarci tutte le responsabilità. E' da dicembre che stiamo parlando per il rinnovo del contratto, mentre la tassa di solidarietà è un discorso valido da poche settimane”.

Gianpaolo Bellini a nome della squadra e come portavoce dell'Aic ha riassunto la situazione dell'ultimo anno, ripetendo che si tratta di principi e non di soldi: il fatto che un ventenne guadagni 2mila euro al mese in categorie modeste appare comunque un' esagerazione, sintomo che il sistema risulti davvero sbilanciato.

“In estate abbiamo risollevato il problema dicendo che l'inizio di campionato era a rischio. La Lega ha parlato d'altro e ha discusso solo in questa settimana. Non era possibile giocare solo con le parole. I media danno poco spazio alla nostra posizione: ci tengo a ribadire che è una questione di principio e non economica. Non vogliamo sobbarcare la tassa ai club, dato che solo alcune squadre al momento potrebbero pagare. Sono problemi più grandi di noi, ci sono interessi che non possiamo nemmeno capire. Ci sono discrepanze tra i presidenti: devono chiarirsi tra di loro. Tocca a loro compattarsi prima dei calciatori. Non dimentichiamoci che l'accordo collettivo sarebbe valido anche per le categorie inferiori: non si parla solo di milionari, ma anche di giovani che guadagnano 2 mila euro e giocano a 20 anni a 1000 chilometri da casa”.

L'Atalanta esordirà quindi a Marassi contro il Genoa tra due settimane e non più al Comunale contro il Cesena, con la speranza che lo sciopero sia sospeso e si trovi presto un accordo. “L'obiettivo è quello di iniziare con una firma su un contratto - ha concluso Bellini - Abbiamo 2 settimane di tempo per incontrarci e trovare un accordo, penso che si possa fare. Manca solo la firma della controparte ad un contratto già firmato da Aic e Figc. Spero che questa giornata di sciopero sia più che sufficiente. C'eravamo preparati per partire forte contro il Cesena. Da una parte ci dispiace, ma dall'altra non cambia niente: dovremo partire forte lo stesso e anche a Genova andremo per cercare di vincere. Sarà un campionato particolare e la partenza sarà determinante”.

Cambia anche il programma per domani - sabato 27 agosto. Cancellata la conferenza stampa di Colantuono, mentre alle 16,30 si disputerà una partita amichevole con la Tritium.

Simone Masper


Il recupero della gara
La Federcalcio ha ufficializzato il rinvio della prima giornata di serie A, in programma sabato e domenica, dopo il mancato accordo tra Lega e Associazione Calciatori sul rinnovo del contratto collettivo. Il campionato, dunque, inizierà il 10 e 11 settembre, dopo gli impegni della Nazionale, direttamente con la seconda giornata.  Probabile data del recupero il 21 dicembre.

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