L'Atalanta sconfitta gioisce
Cigarini e Denis in Nazionale

Subito dopo la prima sconfitta, un'altra clamorosa vittoria: Luca Cigarini e German Denis sono stati convocati in Nazionale. Ciga da Prandelli, «el tanque» con l'Argentina. Quest'Atalanta, 24 ore dopo aver perso a Roma, ha gioito due volte.
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Subito dopo la prima sconfitta, un'altra clamorosa vittoria: Luca Cigarini e German Denis sono stati convocati in Nazionale. Ciga da Prandelli, «el tanque» con l'Argentina (dopo tre anni, sostituisce l'infortunato Aguero). Quest'Atalanta che non finisce più di stupire 24 dopo aver perso a Roma - ma dopo 5 giornate senza penalizzazione sarebbe comunque seconda in classifica - domenica ha gioito due volte.

Poco dopo le 18 è arrivata la notizia della convocazione di Denis, intorno alle 19 è un lancio d'agenzia ad annunciare la chiamata di Cigarini. E il regista nerazzurro pochi minuti dopo, quando risponde al telefono, è ancora tra l'incredulo e lo sbalordito: «L'Eco? Oh... ragazzi... scrivetelo in grande: il c.t. Prandelli non ha convocato Cigarini in azzurro, ha chiamato l'Atalanta. Io vado solo a rappresentarla...».

Quanta modestia...
«È la verità, non sono così folle da credere che in cinque partite è possibile passare da un anno e mezzo di difficoltà alla Nazionale. Adesso mi viene da pensare questo, la chiamata mi ha stupito, devo razionalizzare».

Come l'ha saputo?
«Da pochi minuti, una telefonata... Sto andando a cena con un amico a Milano, devo organizzarmi per annullare una serie di impegni presi per il lunedì...».

Ma era giorno libero!
«Appunto, sto facendo casa a Rivalta, il mio paese, alle porte di Reggio Emilia. invece andrò a Coverciano... È strana la vita».

Un mese e tre giorni fa era praticamente senza squadra...
«Io contavo sull'Atalanta, ma certo è stata un'estate difficile. Da un anno e mezzo non giocavo con continuità, e già ero felice di come avevo cominciato la stagione: il gol, assist, prestazioni utili alla squadra nonostante la condizione fisica da registrare. Lo farò con la Nazionale...».

Ma lei cosa darebbe per giocare? Anche solo dieci minuti...
«Prometto che se succede non mangio più il dolce... diciamo per un anno. Sa, sono un appassionato di dolci... Anzi comincio già questa sera. Niente dolce, a scopo preventivo...».

Si capisce che è di buonumore...
«Non potrebbe essere altrimenti, non sono pazzo. Anzi, appena me l'hanno comunicato ho pensato ai tanti sassolini che avrei potuto togliermi dalle scarpe... Ma non ne vale la pena. Avrei tante dediche da fare, ma voglio pensare positivo...».

E allora a chi dedica questa convocazione?
«Alla mia fidanzata Francesca e alla mia famiglia, che hanno sempre creduto in me. Poi penso a Bergamo e mi viene in mente Cristiano Doni».

Ci spieghi.
«Cristiano è un amico, gli ho dedicato il gol che ho fatto al Novara con la sua esultanza, adesso è arrivata questa convocazione e io penso a lui. Lo considero il miglior rappresentante possibile della bergamaschità, come dite voi... Con tutto quello che è successo quest'estate all'Atalanta, come fai a non pensarci...».

Ha saputo che hanno convocato anche Denis?
«Davvero? Fantastico! Sono felice per il "tanque", mi sa che dovremo pagare una cena alla squadra. Quella in programma questa settimana la salteremo, ma poi ne pagheremo una noi...».

Senza dolce però.
«Senza dolce. È un sacrificio che faccio volentieri per un po' d'azzurro. E non è nulla rispetto a quel che sarei disposto a fare per la salvezza dell'Atalanta. Ecco perché è come se tutta la squadra andasse in Nazionale».

Pietro Serina

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