Il caso «Drink team del Tinto»
Carmona? Solo acqua in bocca

Oggi avrebbe dovuto affrontare l'amico del cuore Barreto nella sfida di Santiago tra Cile e Paraguay, invece sarà a Zingonia a preparare con l'Atalanta la trasferta di Siena. Per Carmona non è un bel momento e che non possa mai regalarsi un sorriso pieno.

Oggi avrebbe dovuto affrontare l'amico del cuore Edgar Barreto nella sfida di Santiago tra Cile e Paraguay, invece sarà a Zingonia a preparare con l'Atalanta la trasferta di Siena. Per Carlos Carmona non è un bel momento e sembra destino che quest'anno non possa mai regalarsi un sorriso pieno: quando giocava col Cile, nell'Atalanta faceva panchina e ora che è tornato titolare nel club (a Siena sarà la terza partita di fila) è stato cacciato dalla nazionale.

Un bel pasticcio che ha scatenato i media cileni: si è parlato anche del «drink team del Tinto Duran» ironizzando sulla parola «tinto» (vino rosso) usata al posto di Pinto (il Pinto Duran è il complesso sportivo della selezione cilena, per intenderci come Coverciano per l'Italia).

Vale la pena rinfrescare la memoria. Martedì scorso cinque giocatori (Beausejour, Jara, Valdivia, lo juventino Vidal e appunto Carmona) dopo essere stati al battesimo del figlio di Valdivia sono rientrati nell'albergo che ospita il Cile con 45' di ritardo (alle 22,45 anziché alle 22) e il ct Borghi li ha cacciati dalla Nazionale spiegando di averli trovati «in uno stato inadeguato e indifendibile».

L'accusa è che avessero bevuto qualche bicchiere di troppo. Da qui la decisione di Borghi di espellerli dalla Nazionale, a quanto pare in maniera definitiva, tanto da indurre Carmona – raccontano sempre i giornali cileni – ad avere uno sfogo nervoso, con tanto di lacrime e richieste di perdono.

Carmona dal canto suo da quando è successo il fattaccio non ha ancora parlato. Sempre secondo la stampa cilena è il meno colpevole dei cinque e nella vicenda sarebbe stato trascinato dagli altri.

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