Doni, nelle intercettazioni
anche l'avvocato del calciatore

Anche il legale di Doni, Salvatore Pino, è nelle intercettazioni. Doni lo chiama giovedì 28 luglio da Bratto, dove l'Atalanta è in ritiro. È preoccupato che Santoni parli. Chiede all'avvocato di segnalare l'arrivo dei soldi. Il legale reagisce male.

Anche il legale di Doni, Salvatore Pino, è nelle intercettazioni. Doni lo chiama giovedì 28 luglio dall'Hotel Milano di Bratto, dove l'Atalanta è in ritiro. È preoccupato che Santoni parli perché non gli ha ancora dato i soldi e arriva a chiedere al suo legale se per caso non può avvisare il legale di Santoni che i soldi gli arriveranno. Ma l'avvocato Pino reagisce male e lo redarguisce pesantemente.

I commenti degli investigatori: «La preoccupazione di Doni dopo una conversazione con Neri si manifesta subito dopo in una telefonata al proprio legale Salvatore Pino nella quale emerge che Santoni era molto preoccupato per l'andamento del processo sportivo in quanto il legale che lo assisteva (Filippo Dinacci) gli aveva chiesto una consistente parcella e Santoni era in ansia.

È lecito ipotizzare che Doni intendesse il fatto che per pagare le notevoli spese legali di Santoni non vi sarebbero stati problemi in quanto le avrebbe corrisposte lui stesso. Ma il timore che Santoni, definito in una situazione nella quale poteva fare dei casini, faceva propendere il capitano a chiedere l'intercessione del proprio legale affinché informasse il suo collega di stare tranquillo che gli arrivavano (i soldi).

L'avvocato Pino redarguiva il proprio assistito di non occuparsi assolutamente di questi aspetti asserendo che da queste cose doveva stare lontano.

Tutto il testo delle intercettazioni su L'Eco di Bergamo del 30 dicembre

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