Giocatore espulso e richiamato
Decisione «Unica» dell'arbitro

Espulso, anzi no. «Esca, per cortesia», salvo poi ripensarci, fermare il gioco e richiamare il giocatore che - sanzionato per sbaglio - era ormai uscito. A Esine l'arbitro di Unica-La Torre (Prima categoria) si era inventato l'espulsione a tempo.

Espulso, anzi no. «Esca, per cortesia», salvo poi ripensarci, fermare il gioco e richiamare il giocatore che – sanzionato per sbaglio - aveva ormai mestamente preso la via dello spogliatoio. A Esine l'arbitro di Unica-La Torre (15 dicembre, Prima categoria E) si era inventato l'espulsione a tempo, ma il suo errore tecnico non è bastato agli azulgrana di Torre Boldone per vincere a tavolino una partita persa sul campo 1-3.

Ricorso respinto, anzi multa di 100 euro alla Torre, che chiedendo la ripetizione del match, ha infranto la sacralità dell'art. 1 (lealtà, correttezza, probità): in pratica, non avrebbe dovuto farlo. Perché l'atleta punito per sbaglio con il rosso - doppio cartellino giallo: ma in realtà, il primo non lo aveva mai ricevuto - era un difensore dell'Unica: ed è stata dunque la formazione camuna a patire i danni della svista arbitrale, durata peraltro un minutino scarso (dopo aver fatto riprendere il gioco, il direttore di gara alla prima interruzione aveva fatto rewind, scusandosi con i capitani e riammettendo in campo il giocatore senza colpe).

Il ricorso, però, la Torre l'ha presentato lo stesso, lamentando di essere stata comunque danneggiata «…in quanto aveva già disposto delle sostituzioni per cercare di sfruttare la superiorità numerica, trovandosi così con una disposizione tattica poco equilibrata…»: una teoria che però il Giudice sportivo ha smontato in fretta, evidenziando come, in realtà, la panchina aveva già operato un cambio 5' prima e i due restanti sono stati effettuati ben più tardi, a schieramenti nuovamente conformi.

A sbarrare la strada alle pretese dei bergamaschi, comunque, non sono state le alchimie tattiche, abbozzate e poi abortite, bensì la giurisprudenza consolidata: come già evidenziato dalla Caf, un errore tecnico dell'arbitro non può danneggiare a posteriori chi ne ha già patito le conseguenze sul campo (l'Unica); o, se vogliamo, andare ulteriormente a favore di chi ne ha beneficiato sul campo e non ne ha saputo trarre vantaggio, ossia La Torre, che ha giocato 1' in superiorità numerica pur non avendone titolo. Dunque, niente ripetizione e persino la multa: una decisione più Unica che rara.

Gigi Di Cio

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