Addio al Leone delle Fiandre
Magni era legato a Bergamo

È morto Fiorenzo Magni. Soprannominato il Leone delle Fiandre, fu il «terzo uomo» dell'epoca d'oro del ciclismo italiano, rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali. Magni avrebbe compito 92 anni il prossimo 7 dicembre. È stato molto legato a Bergamo.

È morto Fiorenzo Magni. Soprannominato il Leone delle Fiandre, fu il «terzo uomo» dell'epoca d'oro del ciclismo italiano, rivale di Fausto Coppi e Gino Bartali. Magni avrebbe compito 92 anni il prossimo 7 dicembre.

Toscano di Vaiano (Prato) Magni si è guadagnato il soprannome di «Leone delle Fiandre» grazie a tre vittorie consecutive in Belgio, dal 1949 al 1951, conquistate grazie alle sue caratteristiche di passista e discesista.

Professionista dal 1940 al 1956, Magni vinse tre Giri d'Italia nel 1948, 1951 e 1955. Da ricordare anche tre Trofei Baracchi e tre campionati italiani assoluti. Inoltre, si piazzò secondo ai campionati del mondo del 1951 (preceduto dallo svizzero Ferdi Kubler) e al Giro d'Italia del 1956 (dietro il lussemburghese Charly Gaul) alla «veneranda» età di 36 anni.

Ritiratosi dalle corse, Magni conservò a lungo posizioni di rilievo in ambito dirigenziale. Fu Commissario tecnico della Nazionale, presidente dell'Associazione corridori e infine presidente della Lega del Professionismo. Era presidente della Fondazione del Museo del ciclismo del Ghisallo. Nel 2004 è stato insignito del Collare d'Oro al Merito Sportivo.

Magni ha avuto anche un legame molto stretto con Bergamo. Abbiamo già ricordato il trofeo Baracchi, ma il toscano fu anche protagonista con Coppi della più famosa fuga della storia del ciclismo: la tappa di San Pellegrino del Giro 1955.

Nencini, rivelazione del Giro, era in maglia rosa a due giorni dall'arrivo a Milano, ma Coppi e Magni si coalizzarono e lo attaccarono approfittando di una sua foratura lungo una strada in ghiaia nella tappa di San Pellegrino Terme. Tappa a Coppi (sua ultima vittoria sulle strade del Giro) e maglia rosa finale a Magni (con un margine di appena 13 secondi), che con i suoi 35 anni detiene tuttora il primato di ciclista più anziano ad aver conquistato la corsa rosa. Ricordiamo che Gimondi vinse il Tour de France del 1965 in sella a una bicicletta Magni.

L'ultima uscita pubblica di Magni risale a pochi giorni fa, il 12 ottobre, nel Salone d'onore del Coni per la presentazione di un libro a lui dedicato, «Magni il terzo uomo», scritto dal giornalista Rai Auro Bulbarelli. «Ho 92 anni tra qualche giorno - le sue parole - e me li sento, ma la mente è come 50 anni fa e questo mi dà molto stimolo per fare un altro libro», disse Magni circondato da vecchi amici, come l'ex ct della Nazionale Alfredo Martini e dallo storico meccanico Ernesto Colnago.

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