Di nuovo a sinistra in classifica
E martedì si lotterà in Coppa a Roma

Si riparte al meglio dopo il prolungato digiuno di risultati. Una ripartenza, quella dei nerazzurri, frizzante, figlia di una ritrovata determinazione e autostima. Solo usando queste armi si sarebbe potuto superare un Parma altrettanto motivato.

Si riparte al meglio dopo il prolungato digiuno di risultati. Una ripartenza, quella dei nerazzurri, frizzante, figlia di una ritrovata determinazione e autostima. Solo usando queste armi si sarebbe potuto superare un Parma, nonostante fosse altrettanto motivato.

Il film della gara va sdoppiato in senso rigoroso: primo tempo di netta supremazia atalantina; ripresa a favore degli emiliani. Tre punti, così, messi in cassaforte che agli effetti della classifica contano parecchio. Si è tornati, di colpo, nella parte sinistra della stessa e scusate se è poco. Non è il caso, visto i precedenti, di riproporre i sogni europei ma, perché mai, non dare una certa importanza alle inequivocabili cifre.

A livello individuale merita la cima del podio Denis, autore dell'1-0 (in totale le sue reti sono sin qui sei). Appena sotto l'argentino Bonaventura che sta collezionando prestazioni con la classica «P» maiuscola. Non a caso, da qualche tempo, sta diventando l'uomo-mercato visto che più d'un club che va per la maggiore ha messo insistenti occhi su di lui. Doverose citazioni per Manfredini, Peluso e Schelotto: sufficienza, comunque, per gli altri.

Un successo che premia anche la generosità di un collettivo adeguatamente preparato in settimana dall'allenatore. Evidentemente la nota sfuriata di Zingonia da parte di Colantuono, seguito dal richiamo del presidente Percassi hanno avuto il loro effetto.

Martedì prossimo sarà Coppa Italia, in quel di Roma, contro i giallorossi. In più di un'occasione, sempre l'allenatore laziale, ha sottolineato che sia lui, società e squadra tengono parecchio a superare il turno. A mo' di cronaca ricordiamo che proprio mezzo secolo fa, stagione sportiva 1962-63, l'Atalanta conquistò il prestigioso trofeo a Milano con la tripletta di Angelo Domenghini segnata al Torino.

Arturo Zambaldo

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