Atalanta, arriva il Catania
Ricordati come si vince in casa

Dalla vittoria di Palermo domenica scorsa un segnale positivo è finalmente arrivato, dopo sei domeniche di magra. Oggi al Comunale (ore 15) arriva il Catania, che ha saputo costruire sotto il vulcano, in casa propria, le sue fortune.

Dalla vittoria di Palermo domenica scorsa un segnale positivo è finalmente arrivato, dopo sei domeniche di magra. Ora l'Atalanta può cominciare a risalire la classifica, verso il lato sinistro che mette al riparo da spifferi e pericoli di ricadute.

Oggi al Comunale (ore 15) arriva il Catania, che ha saputo costruire sotto il vulcano, in casa propria, le sue fortune. Di una stagione che non è certo paragonabile a quella da mal di pancia del Palermo: gli etnei sono alle porte dell'Europa, l'anno scorso si divertivano già con Montella e dopo 23 giornate erano al tredicesimo posto alla pari con l'Atalanta, a quota 27.

Hanno avuto il coraggio di chiamare in panchina un esordiente in A, Rolando Maran, ex difensore come Colantuono. C'è voluto del coraggio, eppure ora il Catania ha la bellezza di 35 punti e forse il segreto non è poi così difficile da individuare: se guardate le facce dei rossoazzurri, sono sempre le stesse, il trio d'attacco Barrientos-Bergessio-Gomez è quello dello scorso campionato. Beh, avrete capito che oggi sarà un derby argentino, di qua il nostro German Denis, 8 reti su 21 nerazzurre sono firmate da lui. E se non segna il Tanque... Di là il trio con Bergessio primo bomber (7 gol), poi Gomez (5) e Barrientos (4). Fate conto che la sfida dell'andata è stata decisa proprio a ritmo di tango, dal gol di Maxi Moralez che aveva illuso i nerazzurri all'inizio della ripresa, al pareggio del gigante Spolli (1,93), difensore con licenza di segnare e fino al gol decisivo di Barrientos (2-1).

Il Catania veniva dal pareggio interno col Napoli e la domenica successiva veniva travolto (4-0) dal Bologna. Tanto per dire che, fuori casa, loro non fanno così paura, evidentemente qualcosa si perde nella loro energia, che dà il massimo sotto l'Etna. In trasferta il Catania ha infatti vinto a Siena (3-1) e contro il Genoa (2-0), ma ha perso sei volte: contro Fiorentina, Bologna, Inter, Palermo, Pescara e l'ultima a Napoli. Pochi i pareggi, tre: con Roma, Udinese e Cagliari. Quindi? Cerchiamo di guardare con occhi nerazzurri: visto che sono passati già due mesi dal successo sul Parma, firmato Denis e Peluso. Sarebbe ora di tornare a festeggiare, vi pare? A Palermo sono già stati inseriti i nuovi Scaloni e Del Grosso e oggi li rivedremo. Scopriremo Brienza, un gol quest'anno col Palermo, nel pareggio al «Barbera» con il Milan. Dovrà metterci un po' di bollicine, il trequartista, per lui sarà come un derby e non perché argentino (è di Cantù) ma dopo tanti anni al Palermo ecco il debutto nerazzurro, oggi contro il Catania. Per accendere il Tanque o provare a risolvere lui la sfida. Che è anche nei piedi di Jack Bonaventura, il secondo bomber nerazzurro (4 gol) e ci sarà bisogno oggi dei suoi piedi buoni, mancando anche un rifinitore, uno che detta i tempi del gioco come Cigarini.

Il precedente senza il «Ciga», in casa, non è benaugurante (1-0, ultima botta di Del Neri col Genoa prima dell'esonero), vediamo perciò di superare anche questo scoglio. Per tornare a volare: tre punti oggi vorrebbe dire presentarsi molto più sicuri al confronto col Torino, altra ex di Colantuono (gliele hanno messe tutte in fila: Palermo, Catania, Torino). Sarebbe anche una notizia se Consigli finalmente non prendesse gol, visto che non succede dalla vittoria contro il Napoli a fine ottobre, 1-0 gol di Carmona. In panchina un mix fra vecchi (Bellini dovrebbe esserci, con Raimondi) e nuovi (Contini, Brivio, Giorgi, Budan, Livaja). Speriamo che esca la miscela giusta per dare sprint all'Atalanta: anche il pubblico del Comunale vorrebbe esultare, per la prima volta nel nuovo anno.

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