Brivio: «Il pareggio a Genova
è stato come una vittoria»

In campo a sorpresa a Genova, Davide Brivio ha riscosso consensi nell'inedito ruolo di esterno sinistro nel pareggio contro i rossoblù. «Non venivo schierato titolare da un paio di mesi, mi sono sempre allenato al massimo anche se non giocavo».

In campo a sorpresa a Genova, Davide Brivio ha riscosso consensi nell'inedito ruolo di esterno sinistro nel pareggio contro i rossoblù. «Non venivo schierato titolare da un paio di mesi, mi sono sempre allenato al massimo anche se non giocavo - ha affermato l'ex giocatore del Lecce -. Non era il mio ruolo ma mi sono adattato facendo quello che il mister mi chiedeva. Era la prima volta, e con l'aiuto dei miei compagni sono stato tranquillo. Con Del Grosso mi sono trovato bene, e ci siamo dati una grossa mano, spalleggiati anche da Biondini. L'anno scorso facevo il quinto di centrocampo a Lecce: non si mai che mi possa specializzare in questo ruolo anche a Bergamo».

La salvezza per l'Atalanta è ormai a un passo, grazie anche al pareggio del Palermo e alla sconfitta del Siena, ma Brivio non ne vuole sentir parlare, vista la sfortunata esperienza a Lecce dello scorso anno, quando per i ragazzi di Cosmi la permanenza in A fallì dopo una lunga rincorsa.

«Non era facile portare a casa un pareggio su un campo del genere, è stata una vittoria del gruppo. Finché non c'è l'aritmetica non siamo salvi, e dopo l'esperienza dell'anno scorso sono più pessimista. Certo, siamo in una situazione buona che ci permette di lavorare con maggiore serenità. Sarebbe stato meglio vincere, ma è un pareggio che vale una vittoria per la voglia che abbiamo messo in campo. I risultati del weekend poi ci hanno dato una mano in più. Adesso arriva il Bologna, squadra organizzata e forte, il più pericoloso è Diamanti, un giocatore di grandissimo livello».

Il prodotto del settore giovanile atalantino è tornato in campo titolare a qualche mese di distanza dall'ultima volta, nel periodo seguente alla cessione di Peluso, proprio come suo sostituto. «Non sono arrivato a Bergamo convinto di essere titolare. L'importante è lavorare bene per farsi trovare pronti al momento giusto e i miei compagni sabato mi hanno dato una mano».

«Le aspettative su di me erano molto più grandi perché si pensava che andato via Peluso potessi fare prestazioni come le sue: quest'anno sto crescendo ancora ed è normale che ci siano degli alti e dei bassi. Non l'ho sentita, ma la pressione c'è sempre, perché in ogni partita devi riuscire a fare vedere alla gente e al mister che te ci sei. Spero presto di tornare al gol e di calciare le punizioni come facevo a Lecce».

Simone Masper

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