Colantuono di corsa al santuario
Ma distanze ridotte: da 12 a 6 km

Promessa mantenuta, giù il cappello. Ma è chiaro che la salvezza di quest'anno è stata meno bella della precedente: mister Colantuono ha dimezzato la distanza. Sì, l'allenatore dell'Atalanta è andato a piedi fino al santuario di Caravaggio.

Promessa mantenuta, giù il cappello. Ma è chiaro che la salvezza di quest'anno è stata meno bella della precedente: mister Colantuono ha dimezzato la distanza. Sì, lunedì 20 maggio l'allenatore dell'Atalanta è andato a piedi fino al santuario di Caravaggio, mantenendo la promessa fatta a inizio stagione.

«Se mi salvo ripeto la camminata fino al Sacro Fonte». Ma il mister non aveva precisato il punto di partenza di questa sua promessa e quest'anno ha un po' cambiato... i programmi. Nel senso che il tragitto è stato praticamente dimezzato: da 12 a 6 chilometri.

Per la precisione non partenza da Zingonia, o quasi, e niente stradine interne, costeggiando i paesi della bassa, ma una scelta assolutamente alternativa. E cioè viaggio in auto fino ad Arcene, partenza dalla rotonda appena fuori dal paese andando verso Treviglio e poi via di corsa lungo l'ultimo tratto dell'ex statale 42, fino a Treviglio, poi svolta a sinistra lungo l'ex strada statale 11 Padana superiore (la Brescia-Milano), il cavalcavia sulla ferrovia e a seguire, lungo la pista ciclabile che porta fino a Caravaggio, l'arrivo fino al viale e poi alla Basilica.

A piedi con Colantuono c'era solo il suo secondo, Roberto Beni, e sull'auto d'appoggio l'altro vice, Michele Armenise. Hanno dato forfait gli altri componenti dello staff, ma sono assenti giustificati. Ovviamente la scelta di un tragitto molto frequentato ha portato parecchi apprezzamenti a Colantuono, dato che lungo il tragitto l'hanno accompagnato parecchi incitamenti.

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