Atalanta, unica squadra senza gol
Preoccupiamoci costruttivamente

C'è da preoccuparsi per l'ultimo posto in classifica dei nerazzurri, figlio delle sconfitte inflitte all'Atalanta dalla Lazio, all'esordio, e dal Genoa domenica sera? Certamente sì, ma con assoluta razionalità e in chiave costruttiva.

Guai bendarci gli occhi e aggrapparci al fatto che il calendario non ci è stato particolarmente alleato. In altre parole, i pur qualitativi organici di Lazio e Genoa non sono paragonabili a quelli di Inter, Juve e Milan. E da un'Atalanta, in virtù anche di una campagna acquisti unanimamente riconosciuta eccellente, era lecito aspettarsi un avvio di campionato migliore, sia per risultati sia per i riscontri tecnico-tattici. Da qui l'esigenza di aggiustare o in certi casi rivedere i meccanismi del gioco per dare l'opportunità ai giocatori, a livello individuale, di poter sfruttare al top le rispettive caratteristiche.

Siamo l'unica squadra di serie A che non ha ancora segnato nonostante in organico ci siamo due bomber come Acquafresca e Tiribocchi. Inoltre c'è da capire se il non brillante inizio di stagione di Doni sia da attribuire a una condizione di forma approssimativa oppure se la mancanza di Floccari lo condizioni nei movimenti e nella posizione. Ben venga la pausa per la Nazionale.

I mugugni che già serpeggiano tra i tifosi nei confonti di Angelo Gregucci non ci trovano d'accordo e non solo perché allo stesso mister occorre accordare il classico e fisiologico tempo per pretendere che la squadra esprima il credo calcistico del suo allenatore. Pericoloso e improduttivo, agli effetti psicologici, potrebbe essere anche il continuo confronto con Gigi Del Neri: non concediamo agli avversari un ulteriore vantaggio.

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