Atalanta, il digiuno continua
La Fiorentina espugna Bergamo: 3-2

Atalanta-Fiorentina, che fino a metà della ripresa era cristallizzata sullo 0-0, è esplosa all’improvviso, ma purtroppo per i nerazzurri il risultato è stato negativo con i viola che hanno prevalso per 3-2.

ATALANTA-FIORENTINA 2-3

RETI: 22’ st Fernandez, 36’ st Tello, 39’ st Conti, 42’ st Kalinic, 46’ st Pinilla

ATALANTA (4-3-3): Sportiello 6; Conti 6,5, Toloi 5,5, Masiello 5,5, Dramè 5,5; Cigarini 6, De Roon 5,5, Kurtic 5,5 (35’ st Borriello sv); D’Alessandro 6 (24’ st Gakpé sv), Pinilla 5,5, Gomez 5,5 (15’ st Diamanti 5,5). In panchina: Bassi, Paletta, Bellini,Freuler, Stendardo, Raimondi, Brivio, Migliaccio, Monachello. All. Reja.

FIORENTINA (4-3-3): Tatarusanu 6; Roncaglia 6, Rodriguez 6, Astori 6, Pasqual 6; Vecino 6, Badelj 6, Fernandez 7; Bernardeschi 5,5 (21’ st Borja Valero 6,5), Babacar 5 (15’ st Kalinic 6,5), Tello 7 (39’ st Tomovic sv). In panchina: Lezzerini, Tomovic, 6Costa, Kone, Blaszczykowski, Ilicic, Borja Valero. All. Sousa.

Arbitro: Celi di Bari.

La classifica non ne ha risentito molto, perché il Frosinone ha pareggiato in casa per 0-0 contro la Lazio ed è sempre a distanza di sicurezza, almeno per ora (da -7 è risalito -6), però intanto restano le undici partite senza una vittoria (cinque pareggi e sei ko). E la consolazione di aver segnato due gol dopo tanto tempo (i nerazzurri ne avevano realizzati tre al Palermo a metà dicembre prima di cadere in astinenza) è ben magra, perché sono stati annullati dai tre incassati.

E dire che, appunto fino a metà ripresa, si era ammirata un’Atalanta molto aggressiva ed efficace che stava addomesticando senza soffrire troppo la Fiorentina. La forza dei viola è il possesso di palla che produce di consueto numerose palle-gol e invece i nerazzurri - con una prestazione intelligente e molto dispendiosa fisicamente - avevano ridotto al minimo i pericoli (Sportiello aveva dovuto intervenire da campione soltanto al 9’ pt per respingere una punizione di Pasqual).

Invece la sfida è cambiata all’improvviso al 22’ st. Da notare che un minuto prima era entrato Borja Valero, ma l’annotazione è casuale almeno in riferimento al primo gol, nato da un traversone da destra di Tello e scaturito da un’incornata inesorabile di Fernandez che ha sorpreso in area la difesa atalantina.

Da quel momento la Fiorentina ha avuto buon gioco con la sua tecnica nel tenere a bada un’Atalanta che ha riconfermato i suoi problemi in fase d’attacco, nonostante i due gol firmati nel finale. I viola hanno allungato in contropiede al 36’ st (lancio di Fernandez per Tello che ha infilato Sportiello dopo che il portiere aveva parato il suo primo rasoterra), i nerazzurri hanno ridotto le distanze al 39’ st con Conti (girata di destro in mischia su corner da sinistra di Diamanti), la Fiorentina ha triplicato al 42’ st (assist da sinistra di Borja Valero per Kalinic, liberissimo davanti a Sportiello) e l’Atalanta ha segnato il definitivo 3-2 al 46’ st con Pinilla, autore di un bello stop e di un preciso destro dall’interno destro dell’area su traversone da sinistra di Cigarini.

Così l’Atalanta, che stava brillantemente contrastando la più quotata avversaria - terza a -6 dalla Juventus, ricordiamo - e che fino al primo gol aveva comunque costruito due azioni da rete (10’ pt, cross da destra di Kurtic e incornata di Dramè respinta, e 29’ pt, discesa di D’Alessandro sulla destra e tiro a fil di palo di Gomez) contro la sola chance su punizione della Fiorentina, è finita nuovamente sul banco degli imputati.

È davvero un momento storto per i bergamaschi ed è anche difficile valutare i giocatori: fino a metà ripresa la difesa era stata fantastica con Masiello a ribadire il suo grande momento di forma, il centrocampo si era rivelato tonico e attento, mentre l’attacco era risultato ancora spuntato. Ma nell’ultimo quarto di partita il rendimento della difesa è crollato, il centrocampo ha sofferto e l’attacco si è salvato soltanto per il gol di Pinilla, ma la performance dell’attaccante cileno è stata ancora insufficiente. Il primo gol l’ha firmato Conti, al suo secondo centro stagionale, che è stato anche il difensore più continuo frenando sovente Bernardeschi. Dramè ha invece patito Tello, rivelatosi decisivo con Fernandez. Bravo Conti (ma è stato espulso nel recupero), quanto al rientrante Cigarini ha offerto un assist ed è stato sempre nel vivo dell’azione, pur non essendo sempre preciso.

Reja ha inserito nella ripresa Diamanti (che era debilitato dall’influenza e difatti non si è visto molto) per Gomez (penalizzato da un colpo al costato, ma non è ancora il vecchio Gomez) al 15’ st, Gakpé per D’Alessandro (sufficiente, anche se a corrente alternata) al 22’ st e Borriello per Kurtic al 35’ st, quando il tecnico goriziano ha varato un attacco a due punte sostenuto da Diamanti. Mosse che non hanno dato esito favorevole. Ma fino a metà ripresa....

Marco Sanfilippo

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Atalanta in campo allo stadio Comunale di Bergamo con la Fiorentina nel quadro della 26ª giornata del campionato di serie A. Match molto difficile per i bergamaschi, che non vincono da 10 giornate (5 pareggi), perché i viola - terzi della classe - stanno lottando per la Champions League.

Una sorpresa relativa, ma pesante, nei nerazzurri: Diamanti, che aveva avuto problemi d’influenza in settimana, non la fa (è comunque in panchina) e a sostituirlo sulla fascia destra del tridente d’attacco è D’Alessandro, partner di Pinilla e Gomez in avanti nel 4-3-3 di mister Reja. Per il resto c’è il rientro di Cigarini dopo l’infortunio con conseguente panchina per Freuler, mentre la difesa è invariata, nonostante Paletta sia di nuovo disponibile.

La Fiorentina di Sousa si presenta invece con un 4-2-3-1. Diversi i cambiamenti nello schieramento, per turnover, scadimento di forma e giocatori a rischio squalifica: in panchina pezzi pregiati come Borja Valero, Ilicic e Kalinic, a centrocampo giocano Vecino, Badelj in fase di contenimento, il terzetto alle spalle di Babacar, unica punta, è formato da Bernardeschi, Fernandez e Tello.

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