Giornata nerissima per l’Atalanta
Resta in 10 e affonda: 4-1 per l’Inter

Giornata nerissima per l’Atalanta che ha perso per 4-1 al Comunale di Bergamo contro l’Inter. Una goleada favorita dall’espulsione per proteste di Benalouane all’8’ st sul risultato di 2-1 per i milanesi.

ATALANTA-INTER 1-4

RETI: 2’ pt Shaqiri su rigore, 27’ pt Moralez, 37’ pt e 18’ st Guarin, 27’ st Palacio.

ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello 6; Masiello 5,5, Benalouane 4,5, Stendardo 5,5, Bellini 5,5; Zappacosta 6, Cigarini 6 (30’ st Emanuelson sv), Carmona 5,5, Gomez 6 (13’ st Baselli 6); Moralez 7,5 (1’ st Denis 5); Pinilla 5. In panchina: Avramov, Scaloni, Biava, Del Grosso, Migliaccio, Grassi, D’Alessandro, Boakye, Bianchi. All. Colantuono

INTER (4-3-1-2): Handanovic 6; Campagnaro 6, Ranocchia 6, Juan Jesus 6, Santon 6,5; Guarin 8,5, Medel 6,5, Brozovic 6 (37’ st Kuzmanovic sv); Shaqiri 6,5 (23’ st Kovacic 6); Palacio 6 (31’ st Hernanes sv), Podolski 5. In panchina: Carrizo, Berni, Vidic, Donkor, Dodò, Obi, Puscas. All. Mancini

Arbitri: Banti di Livorno 6.

Note: spettatori 13,765. Espulso Benalouane all’8’ st per proteste. Ammoniti Juan Jesus, Pinilla, Benalouane, Shaqiri, Moralez e Carmona. Corner 6-5 per l’Inter. Recupero 1’+2’.

Diciamo subito che è evidentemente un risultato pesante, ma che si presta a diverse considerazioni. L’Atalanta aveva disputato un primo tempo bellissimo che pure aveva concluso sull’1-2. Incassato un gol su rigore al 2’ pt (contrasto tra Bellini e Guarin - da rivedere alla moviola - in area atalantina dopo appena 55 secondi), i bergamaschi avevano reagito alla grande sfiorando il gol con Pinilla al 18’ pt e pareggiando al 27’ pt con Moralez, ancora una volta super. C’era voluto il primo strepitoso gol di Guarin al 37’ pt per rilanciare gli interisti che stavano soffrendo sul piano del gioco.

Il primo guaio allo scadere del primo tempo con l’infortunio muscolare di Moralez (pare al flessore della coscia destra) che ha privato l’Atalanta del suo giocatore di gran lunga più decisivo. Nella ripresa è entrato subito Denis, ma si è visto immediatamente che l’Atalanta aveva perso la luce del suo gioco. Il secondo momento chiave del match all’8’ st quando Benalouane, che aveva steso platealmente Palacio sulla fascia destra di centrocampo, ha protestato dopo l’ammonizione. Proteste che hanno indotto l’arbitro a espellerlo. Non sappiamo cosa Benalouane abbia detto all’arbitro e dunque non sappiamo se l’arbitro abbia esagerato estrando il secondo cartellino giallo, ma comunque Benalouane avrebbe dovuto evitare di protestare. In undici contro undici chissà come sarebbe finita...

Dopo una palla-gol non concretizzata da Palacio al 12’ st, il terzo episodio chiave è maturato al 18’ st, quando Guarin ha estratto dal cilindro una conclusione da fuori area che ha fulminato un esterrefatto Sportiello, sorpreso dalla traiettoria a pallonetto. Ma più che demerito di Sportiello (che stava per parare il rigore e ha sfoderato una grande parata su Shaqiri al 20’ st) è stato un gioiello assoluto del colombiano. La partita è finita praticamente lì: l’Atalanta ha subìto il colpo giocando con comprensibile rassegnazione e l’Inter ha controllato il gioco siglando il quarto gol al 27’ st con Palacio che ha segnato senza nemmeno volerlo, visto che Stendardo ha calciato la palla addosso all’argentino e il rimpallo ha beffato Sportiello. Ecco perché si deve parlare di partita stregata.

L’Atalanta è stata anche davvero sfortunata perché, nella giornata in cui l’Inter era orfana di Icardi (ko per un virus gastrointestinale), a trascinare i milanesi è stato un Guarin che ha disputato la sua più bella partita da quando è in Italia: ha conquistato il rigore, realizzato due gol da cineteca e dispensato l’assist che ha originato il quarto gol di Palacio. Ha quasi giocato da solo in un’Inter non esaltante.

Naturalmente quando si incassano quattro gol ci sono anche delle colpe: al di là della stupidata di Benalouane, è chiaro che è stato concesso eccessivo spazio per tutta la partita a Guarin (nell’azione del 2-1 ha recuperato palla, se n’è andato vanamente rincorso da Carmona e ha infilato Sportiello con una rasoiata a rientrare dal limite destro dell’area). Parlando dei singoli, abbiamo già elogiato Moralez e ora la speranza è che l’infortunio dell’argentino non si riveli grave perché senza di lui la manovra atalantina è dimezzata. Pinilla è stato schierato per la prima volta da titolare: per lui una prestazione così così, visto che è stato l’autore dell’assist di testa per l’1-1 di Moralez (controllo e staffilata nell’angolino più lontano, nulla da fare per Handanovic), ma prima aveva fallito un gol abbastanza clamoroso, solo a porta vuota su suggerimento da destra di Zappacosta, e poi non si è più visto. Non pervenuto Denis nella ripresa, ma c’è da dire che nel secondo tempo la partita è durata soltanto 18’, cioè fino al 3-1 di Guarin.

I risultati della 23ª giornata non sono stati positivi per l’Atalanta - ora quartultima da sola - che è stata superata dal Chievo (prezioso 2-1 interno alla Sampdoria), staccata dall’Empoli (1-1 a San Siro contro il Milan) e si è vista rosicchiare un punto dal Cagliari (1-1 a Torino sponda granata; ora i sardi sono terzultimi a -3 che però in pratica è un -4 dai bergamaschi). Pensando che venerdì sera ci sarà la trasferta contro la Juventus schiacciasassi l’obiettivo nerazzurro del momento è contenere le perdite.

Marco Sanfilippo

CRONACA

Atalanta in campo allo stadio Comunale di Bergamo per la 23ª giornata di campionato. È un derby nerazzurro molto sentito con i bergamaschi che in casa hanno una tradizione favorevole (due vittorie e tre pareggi, non perdono dal 2008). La squadra allenata da Colantuono si presenta con lo schieramento previsto alla vigilia: un 4-4-1-1 nel quale l’unica punta è Pinilla con Denis in panchina. Sulle fasce Gomez e Zappacosta con Moralez trequartista. Confermato sia Cigarini in cabina di regia, sia Masiello come terzino destro con capitan Bellini a sinistra. Sorpresa nell’Inter: non c’è bomber Icardi, nemmeno in panchina, fermato da un problema gastrointestinale. Nell’attacco dei milanesi spazio dunque al tandem Palacio-Podolski con Shaqiri a supporto.

Campo pesante per la pioggia, ma ha tenuto bene. L’Atalanta è a caccia di almeno un punto per conservare un po’ di margine sulle maggiori pericolanti (da segnalare l’1-1 dell’Empoli a San Siro contro il Milan), mentre l’Inter - che a Bergamo non vince dal 2008 - deve tentare di vincere per rincorrere la qualificazione a una Coppa europea. Un minuto di silenzio per la morte dell’ex atalantino Franco Nodari.

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