Boakye: «Felicissimo all’Atalanta
Ho tanto da imparare da Denis»

Richmond Boakye non vede l’ora di ballare anche per l’Atalanta. Perché se balla, vuol dire che ha segnato. Ma solo dopo aver ringraziato Dio. Calcio e fede sono due presenze imprescindibili nella sua vita, dove ora anche l’Atalanta avrà un ruolo importante. Oggi alle 11 il saluto dei giocatori ai tifosi allo stadio.

Richmond Boakye non vede l’ora di ballare anche per l’Atalanta. Perché se balla, vuol dire che ha segnato. Ma solo dopo aver ringraziato Dio. Calcio e fede sono due presenze imprescindibili nella sua vita, dove ora anche l’Atalanta avrà un ruolo importante.

Innanzitutto perché proprio l’Atalanta?

«Ringrazio Dio per avermi portato in una squadra come l’Atalanta, seria e organizzata. Ne sentivo parlare già quando ero piccolo. Anche in Ghana è molto conosciuta, sapete? Non ci ho pensato due volte».

Si era parlato anche di Atletico Madrid...

«Solo voci, sono andato nella squadra che ha dimostrato di volermi di più. In Spagna vedevo l’Atalanta in tv e... che giocatore Denis! È straordinario, uno dei miei attaccanti preferiti, fa sempre gol».

Potete anche coesistere?

«Questo lo vedrà il mister. Io dico solo che da lui posso solo imparare tanto, mi può guidare e trasmettere la sua mentalità vincente, di chi vuol far sempre gol. E per essere un grande attaccante devi essere umile, ascoltare i consigli di chi ha più esperienza».

A Bergamo sono sbocciati tanti grandi attaccanti...

«L’Atalanta ha portato fortuna a tanti attaccanti che hanno fatto la storia. Io prego Dio di usarmi come ha usato loro e di diventare un grande giocatore. Ma so che tutto nasce dal lavoro, dall’ascoltare il mister, dal fare una vita tranquilla e dal dare in campo tutto, anche per i tifosi».

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