Il lanciatore di banane non ha un volto
Prosegue l’esame dei filmati allo stadio

Il primo esame effettuato sulle immagini non ha prodotto risultati. Il lanciatore non ha un volto, non ha un nome. E soprattutto non si è ancora capito quale sia davvero il settore dal quale sono state lanciate le banane.

Il primo tempo della caccia al lanciatore di banane si è concluso a reti bianche: per il momento non ha un volto e quindi nemmeno un nome. Questo l’esito del l’esame dei filmati registrati dal circuito delle telecamere di sicurezza dello stadio.

L’obiettivo è dare un volto a quel tifoso che dalla tribuna Creberg (secondo la sensazione di maggioranza) o dalla curva nord (secondo gli ispettori federali e dunque il giudice sportivo) al 21’ della ripresa di Atalanta-Milan ha gettato due banane in campo, nelle immediate vicinanze di Kevin Constant, giocatore di colore del Milan.

Il primo esame effettuato sulle immagini non ha prodotto risultati. Il lanciatore non ha un volto, non ha un nome. E soprattutto non si è ancora capito quale sia davvero il settore dal quale sono state lanciate le banane, che per il momento sono costate 40 mila euro di multa all’Atalanta oltre ad un mare di polemiche e danni d’immagine indubbi. Ma la Digos non demorde, e mercoledì 14 maggio proseguirà l’analisi dei filmati.

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