L’Atalanta a Verona, poi lunedì 13 il sorteggio per l’Europa League a Nyon

Domenica 12 dicembre, alle 15, appuntamento a Verona per la prima sfida del trittico di chiusura del girone d’andata del Campionato.

Una due giorni piena d’impegni attende l’Atalanta, alla ricerca del riscatto dopo l’eliminazione dalla Champions League. Domenica 12 dicembre (ore 15) a Verona ci sarà la prima sfida del trittico di chiusura del girone d’andata, con Roma e Genoa in coda, mentre lunedì 13 dicembre è in programma a Nyon il sorteggio per i playoff di accesso agli ottavi di Europa League.

Prima di riannodare il filo con la sorella minore delle coppe continentali, palcoscenico comunque di prestigio subito conquistato sei stagioni fa da Gian Piero Gasperini, la squadra bergamasca prova a ritrovare se stessa in campionato a tre giorni dallo sfortunato recupero col Villarreal costato l’uscita dalla Champions League. I protagonisti in negativo della serata vanno dietro la lavagna, mentre Scalvini scende nella Primavera.

La pausa di riflessione, travestita da turnover, riguarda Demiral e Pessina (ex di turno con Sutalo e Tameze dall’altra parte), sostituiti rispettivamente da Palomino come perno difensivo in mezzo a Toloi e a un Djimsiti a full time e da Pasalic dietro la linea d’attacco. In attacco Zappacosta e Muriel sembrano aver vinto il ballottaggio con Hateboer a destra e con Ilicic come spalla di Zapata, dato che Malinovskyi è squalificato. Inoltre, per preservare in vista dei giallorossi il diffidato Freuler, a rischio al pari del nazionale turco, non è improbabile l’uso di Koopmeiners in mediana con De Roon.

Trazione anteriore alla colombiana e nerbo all’olandese, quindi, anche se la rituale pretattica del silenzio alla vigilia, la nona senza la stampa per il tecnico nerazzurro su 17 turni, non consente che ipotesi figlie di quanto s’è potuto vedere in campo coi tre punti in palio. L’ambiente ha assorbito il colpo del mancato «non c’è due senza tre» nel trofeo dalle grandi orecchie, tanto più che sui profili Instagram del club e dei giocatori è tutto un coro di «Wèll be back», torneremo in Champions. Un ottimismo dettato dalle ultime cinque vittorie di fila battendo in trasferta (22 punti sui 24 disponibili e sui 34 totali) anche Juventus e Napoli per un quarto posto vicino alla vetta con le quinte a debita distanza.

Come promesso nel dopogara del 9 dicembre dal capitano Rafael Toloi, sarà lotta finché ce n’è sui tre fronti, compresa la Coppa Italia che comincerà con l’anno nuovo intasando il calendario come le eliminatorie europee. Saranno rispettivamente quattro e otto partite per arrivare in finale a Roma l’11 maggio e a Siviglia una settimana più tardi. In attesa di sapere chi affrontare il 17 (a Bergamo) e il 24 febbraio tra Rangers, Real Sociedad, Olympiakos, Braga, Betis e Dinamo Zagabria, ovvero la prima storica avversaria di Champions, c’è un fronte interno in cui evitare di cedere terreno.

Sono 22 i giocatori convocati da Gian Piero Gasperini per la sfida di domenica pomeriggio contro l’Hellas Verona, match valido per la diciassettesima giornata di serie A e in programma alle 15 al Bentegodi . Nessuna sorpresa nella lista, non ci sarà Ruslan Malinovskyi per via del turno di squalifica. Assente anche Robin Gosens, il tedesco è ancora alle prese con la riacutizzazione della lesione muscolare al bicipite femorale della coscia destra, infortunio accusato durante la sfida del 29 settembre contro lo Young Boys: l’esterno tedesco tornerà a disposizione per le prime gare del 2022. Ci saranno pochi cambi rispetto alla sfida col Villarreal: confermato Musso tra i pali, al posto di Demiral, invece, ci sarà Djimsiti con Palomino e Toloi a completare il reparto difensivo. Sulle corsie esterne torneranno Zappacosta e Maehle, mentre De Roon e Freuler andranno in cabina di regia: possibile un turnover tra i due olandesi, con Koopmeiners che si candida per una maglia da titolare. Pasalic si piazzerà sulla trequarti, con Ilicic e Zapata in attacco. Muriel e Pessina, invece, partiranno dalla panchina.

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