Mondonico e Stromberg concordi
L’Atalanta può puntare all’Europa

Quei supporter che cominciano a pregustare il singolare profumo «europeo» per il team atalantino sono in buona compagnia. Con loro si sono uniti, Glen Stromberg ed Emiliano Mondonico, i due indimenticabili ex che di Coppe internazionali se ne intendono.

Quei supporter che cominciano a pregustare il singolare profumo «europeo» per il team atalantino sono in buona compagnia. Con loro si sono uniti, di recente, pure Glen Stromberg ed Emiliano Mondonico, i due indimenticabili ex che di Coppe internazionali se ne intendono eccome.

Sia il biondo capitano di tante battaglie che il «baffo» di Rivolta d’Adda , intervistati sull’argomento da più testate giornalistiche, ritengono infatti i nerazzurri in grado di puntare subito ad una competizione fuori dai nostri confini. Di contro a frenare il pensiero verso un obiettivo di tale prestigio sembrano essere Antonio Percassi e Stefano Colantuono.

Attenzione però. Presidente e mister preferiscono sì rimandare ogni considerazione sull’argomento o se preferite glissare ma al tempo stesso dalle loro dichiarazioni non emerge che non vorrebbero partecipare se, alla fine, uscisse la classica fumata bianca. In altre parole un conto è etichettare l’eventuale accesso in Europa come uno spauracchio o addirittura peggio altra cosa è scartarlo in partenza. Atteggiamenti, i loro, avallabili d per i ruoli che rivestono in aggiunta a comprensibili motivi scaramantici. Del resto non ci risulta che di fronte a promozioni al pari di traguardi altrettanto eccelsi, anche se non programmati, le dirigenze vi rinuncino anzitempo.

Ad ogni buon conto cercare di smorzare l’entusiasmo della tifoseria, strada percorrendo, ce ne vuole. Non a caso domenica scorsa allo stadio durante la sfida con il Livorno, dalle curve si è risentito, a più riprese, dopo parecchi anni, il coro “Atalanta portaci in Europa”. Inoltre è riapparso lo striscione che auspica il medesimo traguardo. Gli sportivi che sino a circa due mesi or sono si chiedevano se la squadra del cuore si sarebbe salvata, adesso si domandano se Bellini e compagni riusciranno a realizzare il grande sogno. La “palla”, a questo punto, va rigorosamente passata sui piedi dei giocatori: con otto gare da disputare, l’equivalente di ventiquattro punti in palio, guai non orientarla in direzione di orizzonti, quanto meno al momento, perseguibili.

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