Padura Diaz atto secondo: «Resto per migliorare». I video dei ragazzi di Coorious

Volley A2 maschile L’opposto dell’Agnelli Tipiesse intervistato dai ragazzi di Coorious. «Graziosi super, la squadra ha dato il 100%».

Williams Padura Diaz, opposto italo-cubano classe 1986, è destinato a vestire la maglia dell’Agnelli Tipiesse, in A2, anche nella prossima stagione (la conferma è attesa nei prossimi giorni). È stato lo stesso giocatore rossoblù a confermarlo durante l’intervista realizzata ragazzi della Masterclass di Coorious, il laboratorio di giornalismo promosso da L’Eco di Bergamo con il Patronato San Vincenzo ed Edoomark.

L’avventura dell’Agnelli Tipiesse si è conclusa nelle semifinali playoff, ma Padura Diaz si è detto comunque soddisfatto per l’annata della squadra bergamasca. «Gli obiettivi che ci eravamo prefissati a inizio stagione sono stati raggiunti. Volevamo fare delle buone prestazioni, far divertire la gente e ci siamo riusciti – ha sottolineato l’opposto –. Non avevamo l’obiettivo di vincere per forza. Volevamo avere fame, impegnarci e l’abbiamo fatto. Chiaramente poi volevamo andare in Superlega, ma non era l’obiettivo fissato a inizio stagione. Abbiamo dato tutto quello che avevamo. In quel momento contava molto l’aspetto mentale. Reggio Emilia ha avuto più fame di noi, ha lottato più di noi, è una squadra impressionante. Caratterialmente si sono dimostrati unici».

Gli obiettivi. Video Coorious

Il futuro. Video Coorious

La società bergamasca ha già ufficializzato l’acquisto del centrale Riccardo Copelli che ha usato parole dolci nel confrontto del club. «L’Agnelli Tipiesse è la società che, in questi anni, ha mostrato la miglior capacità di programmazione e una continuità mostruosa. Quattro trofei in tre stagioni ne sono la dimostrazione. Tradizione, ambizione e mentalità: ora tocca a me essere all’altezza», ha ammesso il neo-acquisto. «Copelli è un grande giocatore e può essere tra i tre migliori centrali della categoria», ha commentato Padura Diaz, che plaude all’acquisto.

«Se la società l’ha voluto, significa che ha fiducia nelle sue qualità. Nessuno viene preso per caso». E a chi gli chiede se, con la sua esperienza, potrà aiutare il giovane nuovo arrivato, Padura Diaz capovolge la prospettiva. «Se dovessi rimanere, sarà più Copelli ad aiutare noi che viceversa». Poi affronta la questione mercato: «Bergamo mi piace tanto, ho creato un bel rapporto con tante persone e mi trovo benissimo con la squadra. È una bella città, attiva. Il mercato è aperto e ovviamente dovrò parlare con la società per decidere, ma io sono contento di quello che ho fatto in questa stagione. Ci sono buone probabilità di rimanere».

Il rapporto con i giornalisti. Video Coorious

Il rito personale, la domanda di Gaia. Video Coorious

L’Agnelli Tipiesse nel frattempo ha confermato Gianluca Graziosi:«È un bravissimo allenatore, con lui ho un ottimo rapporto, sia dal punto di vista umano sia professionale», spiega il giocatore sottolineando il feeling con il tecnico. «Va seguito, mi piacciono le soluzioni che trova. Quando deve essere duro, sa esserlo. È aperto alle problematiche che possono avere i ragazzi. Lui non ci dice di essere sempre al 100%, ma di dare il 100% di quello che abbiamo a disposizione. È un’idea che mi piace molto, sono d’accordo con lui, non siamo macchine».

I consigli (1). Video di Coorious

I consigli (2). Video Coorious

Durante l’intervista coi ragazzi di Coorious, Williams Padura Diaz non ha nascosto un po’ di amarezza: «Dal punto di vista personale, avendo vinto il campionato l’anno prima di arrivare a Bergamo, mi è dispiaciuto tantissimo non vincerlo anche in questa stagione. Avrei voluto vincere due campionati consecutivi», spiega il giocatore rossoblù che conclude guardando con ottimismo al prossimo campionato: «Ci saranno tante squadre forti, ma anche noi lo saremo e cercheremo di mettercela tutta. A Bergamo non c’è la pressione di vincere per forza e questo è un valore aggiunto. Mi considero il giocatore mentalmente più forte della categoria. Mi alleno come un ventenne. Ho tanta voglia di continuare a fare bene».

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