Remer, blitz fallito per un soffio
Contro la capolista perde di uno

Impresa fallita per un soffio della Remer sul parquet della capolista Agrigento, nella regular season di terza categoria nazionale. Dopo aver subito la supremazia dei locali per circa 35’, i trevigliesi sono passati decisamente alla carica sfiorando l’autentico colpaccio.

AGRIGENTO-REMER TREVIGLIO 66-65

AGRIGENTO: Vaughn 18, Mian 6, Chiarastella 4, Macovero 21, Piazza 5, Anello 0, Di Viccaro 5, Giovanatto 7, De Laurentiis, Portannese.

REMER TREVIGLIO: Carnovali 14, Gaspardo 7, Marino 12, Kyzlink 1, Alessandri 14, Ihedioha 4, Lorenzetti 4, Krstovic, Rossi 9, Spatti.

Impresa fallita per un soffio della Remer sul parquet della capolista Agrigento, nella regular season di terza categoria nazionale. Dopo aver subito la supremazia dei locali per circa 35’, i trevigliesi sono passati decisamente alla carica sfiorando l’autentico colpaccio auspicato alla vigilia.

Sì perché nell’ultimo minuto la Remer si era trovata sotto di un paio di lunghezze (62-60). Ridotte, successivamente, a una al suono della sirena. Un vero peccato! E dire che coach Adriano Vertemati, com’era nell’aria, aveva tenuto in panchina, Krstovic per acciacchi da smaltire concendendo, inoltre, non i soliti minutaggi pure a capitan Rossi, anch’egli non al meglio fisicamente.

Spazio, però, ben ripagato dai sostituti Carnovali e Gaspardo. Il primo, qualora se ne fosse dubitato, ha ripagato con gli interessi il tecnico terminando, per l’ennesima volta la sfida in doppia cifra in fase risolutiva. Bene, come si è detto, anche Gaspardo, l’acquisto di gennaio che si sta confermando più che un classico cambio. Sempre a livello individuale note positive nei confronti di Marino (specie con la squadra in rimonta) e Alessandri. Non al top Ihedioha e Kyzlink.

Sul fronte siciliano, applausi per Macovero (miglior realizzatore della serata) e Vaughn. Brava, ribadiamo, la Remer ad aver approfittato nell’ultima frazione di gioco del rilassamento degli avversari che avevano concluso il quarto precedente sul 52-36, divario più che eloquente. C’è da chiedersi se con la formazione al completo la Remer non sarebbe rientrata a casa con la posta in palio. Manca, in questi caso, la controprova anche se rispondere in maniera affermativa sembrerebbe la cosa più logica.

L’importante, a questo punto, è che il team della Bassa bergamasca torni al successo domenica prossima con il calendario che pare favorita dal momento che ospiterà al PalaFacchetti Chieti, contendente di medio-basso caratura.

Arturo Zambaldo

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