Ultima in casa non si vince
Atalanta, sfata questo tabù

Una vittoria di prestigio per salutare i tifosi con un regalo, chiudere in bellezza la stagione e raggiungere quota 50 punti. Ma col Milan c’è da vincere l’allergia al congedo che ha colpito l’Atalanta negli ultimi anni: i nerazzurri non vincono l’ultima in casa da sei anni.

Una vittoria di prestigio per salutare i tifosi con un regalo, chiudere in bellezza la stagione e raggiungere quota 50 punti. Ma col Milan c’è da vincere l’allergia al congedo che ha colpito l’Atalanta negli ultimi anni: i nerazzurri non vincono l’ultima in casa da sei anni e negli ultimi dieci campionati è successo solo una volta. Ma stavolta dalla loro hanno l’amuleto del lunch-match come medicina all’allergia.

Dal ritorno in serie A l’Atalanta non ha più sbagliato un colpo quando si è giocato all’ora di pranzo a Bergamo: cinque successi su cinque, con gli ultimi arrivati quest’anno contro Lazio e Sampdoria che hanno fatto seguito a quelli con il Pescara nella scorsa stagione, Palermo e Bologna nel 2011-12.

L’Atalanta ci riprova scontrandosi con le ambizioni europee del Milan e con la tradizione negativa per l’ultima casalinga della stagione. Naturalmente c’è anche una spiegazione razionale: si è giocato praticamente sempre a giochi già fatti, cioè con l’Atalanta già salva e tranquilla, o già retrocessa, oppure già promossa nel caso dei campionati in serie B.



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