«Casa di riposo non autorizzata»
Blitz dei Nas a Badalasco

I Nas sono arrivati a «Villa Orchidea» di Badalasco, casa di riposo della Bassa Bergamasca, ed è scattata l’ordinanza di diffida al funzionamento che scade giovedì 14 febbraio 2019.

Il 4 febbraio è stata infatti effettuata un’ispezione congiunta dei carabinieri del Nas di Brescia e dell’Ats Bergamo, in seguito alla quale è stata emessa un’ordinanza sindacale di diffida perché la struttura non risulta attrezzata adeguatamente.

Il primo cittadino il 6 febbraio ha firmato un’ordinanza in cui diffida «a continuare il funzionamento», dando 7 giorni di tempo per il trasferimento dei 14 ospiti in una idonea «struttura socio-sanitaria provvista di tutti i requisiti previsti dalla legge». Il Comune si riserva di aprire un procedimento per valutare la sospensione e la revoca dell’autorizzazione.

Per il momento la casa di riposo ha incaricato i propri legali di valutare l’ordinanza e il rapporto dell’Ats. La struttura è aperta e solo una famiglia ha ritirato il proprio congiunto.

Si legge nell’ordinanza: «Al momento del sopralluogo è stata rilevata la presenza di 14 (quattordici) anziani ospiti, “in assenza di personale con adeguata qualifica professionale, di qualsivoglia ambito, sanitario, sociosanitario e assistenza tutelare”, “affetti da pluripatologie e che necessitano di terapia farmacologica continuativa e qualificata assistenza continuativa e diretta per l’esecuzione delle attività di base della vita quotidiana”».

Prosegue l’ordinanza, con il Comune che «ordina al soggetto gestore Villa Orchidea di: 1) ripristinare il corretto funzionamento della struttura conformemente alla autorizzazione ricevuta dalla Provincia di Bergamo; 2) non proseguire nell’accoglienza di ospiti non autosufficienti e nel contempo assicurare loro adeguata assistenza sanitaria con riferimento alla presenza infermieristica di cui abbisognano; 3) provvedere alla collocazione degli ospiti in strutture idonee attraverso il coinvolgimento dei caregiver laddove non possibile il rientro al domicilio con adeguata assistenza; 4) ottemperare al precedente capoverso entro e non oltre 7 (sette) giorni dalla notifica della presente ordinanza; 5) portare a conoscenza il Comune di Fara Gera d’Adda dell’avvenuto trasferimento degli ospiti presso idonee residenze protette, nonché comunicare il nominativo e l’indirizzo delle strutture in oggetto». E si aggiunge: «Il sindaco, si riserva, inoltre, di valutare l’apertura di un procedimento per la sospensione e/o la revoca dell’autorizzazione al funzionamento».

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