I «falsari» del Reddito di cittadinanza
In Bergamasca denunciate 76 persone

Intascavano i contributi senza averne diritto: l’Inps ha bloccato i versamenti
C’è chi ha finto il divorzio e chi lavorava in nero.

Tra loro c’è anche chi, nel frattempo, un lavoro lo ha trovato o lavorava in nero. Oppure ha rimediato una condanna definitiva per qualche reato. O, ancora, si era spacciata per single o separata, mentre era regolarmente coniugata con un marito, pure benestante. Oppure aveva omesso di denunciare la proprietà di veicoli e immobili, magari dati in affitto da anni. Fatto sta che sono in tutto 76 nella Bergamasca le persone alle quali, finora, è stato revocato dall’Inps il reddito di cittadinanza: si tratta dei casi «dolosi», ovvero di persone che volutamente hanno intascato l’assegno mensile pur non avendo mai avuto alcun diritto a riceverlo. Nei loro confronti sono scattate delle denunce di natura penale e l’Inps, oltre a bloccare immediatamente l’emissione dell’assegno di cittadinanza, ha anche avviato le pratiche per il recupero dei soldi.

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