Ragazzina soffocata a Calvenzano
Le condizioni restano gravissime

Restano gravissime le condizioni della ragazzina di 11 anni che venerdì pomeriggio, a Calvenzano, per gioco si è stretta al collo una fascetta di plastica autobloccante che l’ha soffocata.

È ricoverata a Bergamo, all’ospedale «Papa Giovanni XXIII», dove è stata sottoposta ad analisi strumentali per rendersi conto di quali potrebbero essere i danni celebrali causati dal fatto che la undicenne, a quanto risulta, dopo aver perso i sensi per la mancanza di ossigeno è stata per circa venti minuti in arresto cardiaco.

Grande è la preoccupazione della mamma, del papà che lavora in Marocco e delle due sorelle, insieme alla comunità di Calvenzano, per la ragazzina, di origine marocchina. Quest’estate ha frequentato il Grest e si preparava ad andare in prima media. La ragazza è in condizioni molto critiche.

C’è ancora incredulità a Calvenzano sulla dinamica dei fatti su cui, comunque, i carabinieri della Compagnia di Treviglio, che hanno effettuato le indagini su quanto accaduto, non hanno alcun dubbio: la undicenne, giocando, voleva farsi una collana utilizzando una fascetta autobloccante trovata per caso in un armadietto dell’abitazione comunale, dove vive con la famiglia. A un certo punto, vedendo che non riusciva più a togliersela, è entrata nel panico finendo per stringersela sempre di più intorno al collo. Subito è intervenuta la mamma, che era in casa con la figlia, ma era impossibile togliere la fascetta, ce l’hanno fatta i soccorsi allertati e arrivati poco dopo.

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