A Bergamo riaprono i musei, anche con il «biglietto sospeso»

Un biglietto in più per chi non può: è il progetto di solidarietà, inizialmente previsto a marzo ma interrotto con l’ingresso in zona rossa, che si pone l’obiettivo di consentire a tutti di visitare il patrimonio culturale custodito nei musei della città.

Quello del Primo maggio sarà il primo weekend di riapertura dei musei di Bergamo dall’inizio della zona gialla. Una ripresa che è anche occasione per rilanciare l’iniziativa «Biglietto sospeso», un progetto di solidarietà, inizialmente previsto a marzo ma interrotto con l’ingresso in zona rossa, che si pone l’obiettivo di consentire a tutti di visitare il patrimonio culturale custodito nei musei della città.

«L’idea nasce dall’usanza del “caffè sospeso” napoletano che, com’è noto, permette a chi non ha la possibilità economica di bere un caffè al bar, di prenderlo comunque grazie a qualcuno che ne ha pagato in precedenza uno in più – spiegano in Comune –. Così è previsto che accada anche nei musei di Bergamo, grazie alla generosità di coloro che vi accederanno e acquisteranno un biglietto in più per chi non può. L’intento è quello di promuovere la partecipazione all’offerta culturale della città, sia essa artistica o scientifica, a un numero sempre più ampio di persone e facilitare l’accesso agli spazi museali a coloro che altrimenti ne resterebbero molto probabilmente esclusi. I beneficiari saranno infatti quei nuclei familiari in carico ai Servizi sociali che hanno l’esigenza o il desiderio di un’esperienza di questo tipo ma non possono sostenerne il costo. Sarà compito degli stessi Servizi sociali distribuire loro i biglietti donati in modo da garantire l’ingresso gratuito al museo con la massima discrezione».

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