Abf, dalla Regione 3,6 milioni in meno
«Tagli insostenibili per la formazione»

Ad Abf, l’azienda di formazione professionale della Provincia, manca all’appello una somma da capogiro, e l’allarme si alza forte e chiaro da via Monte Gleno.

Mancano circa 3,6 milioni di euro, su un bilancio che ne vale in tutto 14,5. La somma era attesa da Regione Lombardia. Allarme anche dalla Provincia: se la situazione rimanesse questa Via Tasso si troverebbe a dover capire come ripianare i conti, partendo però già a sua volta da un quadro drammatico.

Dal primo settembre, come è noto, per i centri di formazione professionale è scattato un nuovo sistema: le doti per il pubblico, da 2.500 euro, sono salite a 4.500 euro, equiparando la somma con quella dei privati accreditati.

Ma nel contempo è stato eliminato il cosiddetto «zainetto», un’integrazione ai centri pubblici che per Abf derivava da un accordo sottoscritto nel 2001, quando all’azienda furono trasferiti dei dipendenti ex regionali (oggi sono 85).

Ebbene: il bilancio tra aumento della dote da una parte, e cancellazione dello zainetto dall’altra, per l’azienda pubblica orobica risultava già penalizzante (si parla di circa 1,7 milioni in meno l’anno). Ma quello che non ci si aspettava, e da qui viene l’allarme scattato in questi giorni, era che l’integrazione regionale venisse meno sull’intero 2015, mettendo decisamente in crisi la transizione da un sistema all’altro.

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