Acqua, tariffe invariate per tutto il 2023. A Bergamo costi tra i più bassi d’Italia

Confronti . La città e la provincia sono due spicchi del Paese dove il prezzo è tra i più contenuti. Le conferme di Ircaf e Cittadinanzattiva.

A Bergamo, l’acqua non è «salata». Città e provincia sono infatti uno degli spicchi d’Italia dove il prezzo dell’acqua è tra i più bassi. Lo confermano due distinte classifiche pubblicate nei giorni scorsi, che pur con criteri diversi giungono alla stessa sostanza: la Bergamasca è appunto nella top-ten dei prezzi più bassi. L’Ircaf, l’Istituto di ricerche su consumo, ambiente e formazione, ha infatti calcolato la spesa media di una famiglia composta da tre persone con un consumo annuo di 150 metri cubi d’acqua: in Bergamasca, secondo le stime di questo centro di ricerca, la spesa media è di 236 euro e 16 centesimi l’anno, la decima più bassa in Italia (e la terza più bassa in Lombardia, dopo Milano e Monza), e decisamente al di sotto di una media nazionale pari a 378,69 euro.

La classifica di Cittadinanzattiva

Anche Cittadinanzattiva, associazione impegnata sui temi dei beni comuni, ha pubblicato un proprio report sui prezzi dell’acqua. La stima è sostanzialmente simile, visto che per un consumo annuo di 150 metri cubi stima in Bergamasca una spesa pari a 240 euro, la terza più bassa in Lombardia dopo Milano (143 euro) e Monza (206), contro una media di 358 euro annui. Cittadinanzattiva stima anche la spesa-tipo per un consumo maggiore, cioè 192 metri cubi l’anno, e in questo caso si sale a 323 euro (sempre terzo posto in Lombardia, ma appena fuori dalla top-ten nazionale). Secondo Cittadinanzattiva, nel 2022 la spesa media in Bergamasca è cresciuta del 2,6-2,7% (a seconda dei metri cubi consumati, perché sopra una certa quota scattano scaglioni differenziati), contro un aumento del 5,5-5,8% di media nazionale. Cittadinanzattiva calcola anche il valore del bonus idrico – misura che porta a uno sconto in bolletta per i nuclei con Isee più basso – per la famiglia-tipo: in Bergamasca è pari a 68 euro.

«Qualità ed efficienza»

«Bergamo è stabilmente una delle province con la tariffa dell’acqua tra le più basse in Italia e in Lombardia», premette Pierangelo Bertocchi, amministratore delegato di Uniacque, la società che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di Bergamo. Alla base, storicamente, c’è «un lavoro di efficienza che riesce a garantire tariffe basse a fronte di una qualità importante. Tra l’altro – prosegue Bertocchi – è fisiologico che a Milano o Monza le tariffe siano più basse, considerato che sono realtà con una maggiore densità abitativa (dunque è più semplice e meno costoso “portare” l’acqua nelle case, perché la rete è più “concentrata”, ndr), mentre la Bergamasca è composta anche da valli e località isolate. Fa piacere che le ricerche riconoscano i dati positivi per la provincia di Bergamo: sono peraltro risultati che confermano la bontà del nostro servizio, e spero che questo dato sia considerato soprattutto in un momento storico di criticità e di emergenza per l’acqua».

Il prezzo dell’acqua

Il prezzo dell’acqua in Bergamasca si aggira attorno a 1,3 euro al metro cubo, e «resterà questo anche per tutto il 2023 – spiega Bertocchi -, perché quest’anno non è previsto l’aggiornamento tariffario. Nel 2024 invece si dovrà applicare un nuovo metodo di calcolo in tutta Italia, secondo quanto previsto dalla normativa, anche se al momento questo metodo non è stato ancora definito».

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