Aeroporto, buone nuove dalle rotte
Il 90% rispetta la «salva Colognola»

I dati Arpa e Sacbo hanno reso noto in Commissione i valori rilevati lo scorso gennaio. Mezzo decibel in meno con la procedura di decollo più rettilinea in via di sperimentazione.

Per una volta tutti più o meno soddisfatti. Facciamo quasi, perché è innegabile che la convivenza con l’aeroporto continui a portare anche problemi. Dopo aver chiuso nel cassetto le rotte sperimentali lo scorso novembre, alla Commissione aeroportuale restava da verificare l’effettivo rispetto della cosiddetta «salva Colognola» o Nav che dir si voglia. Quella che fa passare gli aerei nello stretto corridoio tra Azzano e Colognola. Dove passa quasi il 90% del traffico in decollo.

Ecco, con tutte le cautele del caso, i dati che Arpa e Sacbo hanno presentato ieri in Commissione sono positivi. Nel senso che la quasi totalità degli aerei (il 90%) rispettano la rotta e pare pure bene, nonostante il corridoio non sia particolarmente «largo». Sono stati esaminati i dati di gennaio 2019 in confronto con gennaio e agosto del 2018 e i risultati sono stati positivi.

Il che non vuol dire che gli aerei non facciano rumore, ma che quanto meno c’è un’elevata percentuale di osservanza del tracciato: cosa che invece non succedeva – per diversi motivi, alcuni tuttora poco spiegabili – con quelle sperimentali. Resta comunque quel 10% che decolla in direzione Treviolo, sul quale continuano ad arrivare lamentele dai quartieri interessati.

C’è anche una piccola buona notizia sul versante della procedura Napd1, ovvero un profilo di decollo più rettilineo per portare così i velivoli a sorvolare ad una maggiore altezza i centri abitati limitando l’impatto acustico al suolo. Una procedura particolarmente caldeggiata da Palafrizzoni. Se a dicembre le compagnie aeree interpellate non si erano dette favorevoli, qualcosa deve essere cambiato, visto che dai primi risultati le centraline hanno registrato una diminuzione media di mezzo decibel. Non uniforme, nel senso che alcune sono sotto lo 0,5, altre sopra, ma il valore complessivo indica comunque una contenuta diminuzione dell’impatto acustico.

I numeri della Commissione

Capitolo Piano di zonizzazione: dal ministero dell’Ambiente è arrivato l’invito ad Enac di aspettare ancora qualche settimana prima di avviare l’iter di approfondimento: il parere ministeriale non è ancora pronto.

Ma i componenti della Commissione aeroportuale (sindaci su tutti) hanno votato all’unanimità di procedere comunque con gli studi preliminari del gruppo tecnico, così da guadagnare tempo. Del resto è noto che i Comuni stiano facendo da tempo pressione su Enac per il Piano di zonizzazione.

A proposito di Commissione aeroportuale: pare che Enac abbia ricevuto due comunicazioni dal ministero delle Infrastrutture e da quello dell’Ambiente relativo alle modalità operative dei lavori, con particolare riferimento ai partecipanti. Attualmente sono invitati al tavolo i paesi dove viene registrato un livello di rumore superiore ai 60 decibel, ma nel caso di Malpensa i ministeri stanno valutando di far partecipare con diritto di voto tutti i Comuni limitrofi, indipendentemente dai decibel. Non è però chiaro se si tratti di una proposta ad hoc per Malpensa in previsione dell’aumento di traffico della prossima estate, causa supplenza di Linate, o di nuove linee guida generali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA