Aler sblocca il cantiere di Borgo Palazzo
Ripartono i lavori dopo 11 anni di battaglie

Dopo la consegna degli alloggi di via Carnovali, l’Aler di Bergamo-Lecco-Sondrio rimette in moto un cantiere fermo dal 2005, destinato alla costruzione di tre edifici di Edilizia residenziale pubblica.

«Questa mattina (9 marzo, ndr) riprendono i lavori in un quartiere simbolo per la città di Bergamo – commenta il presidente Luigi Mendolicchio – ; è un risultato che ci fa ben sperare e che rispetta gli obiettivi fissati ad inizio mandato: fare ripartire i cantieri fermi da troppi anni, sul territorio, come segnale di rispetto verso tutte quelle famiglie in attesa di un alloggio». Il progetto, del costo di 15 milioni euro, è regolamentato da un Accordo di programma tra Regione Lombardia, Aler, Provincia e Comune di Bergamo, denominato: «Palatenda», e ha come oggetto anche importanti interventi di Edilizia residenziale pubblica (107 alloggi, di cui 30 a canone sociale, 7 convenzionati, 70 a canone moderato, con rispettive cantine, box e locali tecnici), suddivisi in tre lotti funzionali.

Il primo lotto riguarda il completamento delle opere d’impiantistiche, quali la rete della fognatura, del gas, dell’acqua, dell’ illuminazione e dell’impianto di riscaldamento; il secondo e il terzo lotto interessano invece il completamento degli edifici, insieme a tutte le finiture esterne. Va ricordato che, alla revisione progettuale necessaria per il riappalto dei tre lotti, «sono state apportate delle migliorie al sistema involucro/impianti per incrementare la sostenibilità energetica degli edifici, in particolare per l’isolamenti delle testate degli edifici tramite la un cappotto in polistirene», spiegano dall’Aler.

l progetto originario di via Borgo Palazzo prevedeva la realizzazione di soli due edifici residenziali di 4 piani, per un totale di 63 alloggi, con l’ aggiunta della nuova sede degli uffici Aler. Successivamente, dato l’elevato fabbisogno di alloggi, l’azienda ha deciso di costruire nuovi appartamenti da assegnare in locazione, chiedendo al Collegio di Vigilanza dell’Accordo di programma la possibilità di convertire la superficie lorda di pavimento, destinata alla realizzazione della nuova sede degli uffici Aler di Bergamo, in volumetria per il soddisfacimento del fabbisogno di Edilizia residenziale pubblica.

Nel gennaio del 2005, con l’approvazione del progetto esecutivo, il cantiere viene consegnato alla ditta aggiudicatrice della prima gara d’appalto, l’impresa Capraro s.p.a. L’appaltatore però, dopo pochi mesi di attività, durante i quali aveva già realizzato una parte delle opere di fondazione, abbandona il cantiere, con conseguente risoluzione contrattuale da parte della Stazione appaltante (13 aprlie 2006). Nel frattempo, viene approvata dalla Regione la variante all’Accordo di programma con lo stralcio della sede Aler e la riconversione di tale volumetria da terziaria in residenziale. Il progetto completamente rivisto in funzione delle nuove volumetrie residenziali, prevede l’aggiunta di un edificio di 30 alloggi a canone sociale.

Espletate nuovamente tutte le procedure previste dalle normative (approvazione progetti preliminare, definitivo, esecutivo) ed ottenute tutte le concessioni ed autorizzazioni da parte dei vari enti competenti, viene pubblicata la nuova gara il 17 luglio 2009, di cui risulta aggiudicatrice l’Impresa Steda s.p.a, di Rossano Veneto. Il cantiere viene consegnato il 19 dicembre 2009, ma iniziati i lavori, arriva il ricorso all’aggiudicazione da parte della 2a classificata, con conseguente sospensione dei lavori. Nel novembre dello stesso anno il Tar dichiara improcedibile il ricorso e quindi Aler stipula il contratto con l’impresa Steda s.p.a., che dà il via ai lavori in data 29 dicembre 2010. «Per motivi indipendenti dalla volontà della Stazione appaltante, anche questa impresa fallisce, senza aver completato le opere – spiegano dall’Aler –: in data 26 novembre 2013 viene deliberata la risoluzione contrattuale e l’area del cantiere viene riconsegnata all’Aler solo nel marzo del 2014». Da qui si ricomincia per effettuare i rilievi tecnici e le procedure di riappalto, fino ad oggi con l’avvio dei lavori.

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