Ancora alto il numero di «Diesel Euro 3»
Bergamo 3.a in Lombardia per diffusione

Nonostante le auto diesel Euro 3 e inferiori stiano vivendo grandi e crescenti limitazioni alla circolazione, sono tantissime quelle che risultano ancora iscritte nei registri della motorizzazione: quasi 5 milioni (4.911.447), equivalenti al 12,9% dell’attuale parco auto private destinate al trasporto persone presente in Italia.

Il dato emerge dall’analisi realizzata da Facile.it che, rielaborando i dati ufficiali del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture (aggiornati al 31 ottobre 2017), è riuscito a disegnare la mappa delle automobili diesel presenti sul territorio e ha evidenziato anche come le Euro 3 o inferiori siano quasi un terzo (29,89%) delle auto private alimentate a gasolio ancora potenzialmente in circolazione. Va detto che parte di questi veicoli, anche se iscritti nei registri della motorizzazione, potrebbero non essere più in uso, ma è pressoché impossibile conoscerne il numero preciso.

Guardando alla diffusione provinciale lombarda delle auto private diesel Euro 3 e inferiori destinate al trasporto persone, al primo posto c’è Milano, che conta 162.180 veicoli di questa categoria, seguita da Brescia (86.581), Bergamo (74.176), Monza e Brianza (47.720), Varese (46.688), Pavia (36.486), Mantova (32.384), Como (28.450), Cremona (24.774), Lecco (19.689), Lodi (15.403) e Sondrio (12.984).

In termini percentuali, invece, prima della classifica regionale è Mantova, provincia dove le auto diesel Euro 3 o inferiori rappresentano il 12,2% di quelle potenzialmente in circolazione; seguono Sondrio (11,7%), Cremona (11,2%), Lodi (11,0%), Bergamo (10,9%), Brescia (10,8%), Pavia (10,3%), Lecco (9,1%), Milano (8,6%), Monza e Brianza (8,5%), Varese (7,9%) e Como (7,1%).

Interessante notare, si legge nell’analisi, come il peso percentuale delle auto diesel Euro 3 o inferiori vari sensibilmente da regione a regione, con una forbice compresa tra l’8,5% e il 22%. Guardando la distribuzione territoriale emerge chiaramente come la diffusione di questo tipo di vetture sia maggiore, proporzionalmente, nelle regioni del Meridione, che occupano le prime otto posizioni della classifica nazionale. In vetta si trovano il Molise e la Basilicata, aree dove più di 1 auto privata su 5 è un diesel Euro 3 o inferiore (rispettivamente il 21,9% e il 21,7%); segue la Calabria con una percentuale pari al 19% e la Puglia, con il 18,5%. Giù dal podio, ma con valori decisamente superiori alla media nazionale anche Sicilia (17,2%), Campania (16,7%) e Abruzzo (15,4%).

Osservando la graduatoria nel senso opposto, invece, è la Valle d’Aosta a risultare prima. In quella regione solo l’8,5% delle auto private appartiene alla categoria diesel Euro 3 o inferiore; a seguire si trovano Toscana (8,7%), Friuli Venezia Giulia (9,1%) e Liguria (9,4%). Al quinto posto si posiziona la Lombardia (9,5%), che precede solo di poco le altre due regioni che hanno recentemente introdotto lo stop ai diesel Euro 3: l’Emilia Romagna (9,7%) e il Piemonte (10%).

Se si analizza la distribuzione delle automobili private diesel Euro 3 o inferiori in termini assoluti, invece, è la Lombardia, con i suoi 587.515 veicoli, a guadagnare il primo posto. Seguono la Campania, con 577.087 auto di questa categoria e la Sicilia (564.591).

Estendendo l’analisi a tutti i veicoli presenti nell’archivio nazionale della Direzione Generale per la Motorizzazione, emerge che, in totale, i mezzi diesel Euro 3 o inferiori ancora regolarmente immatricolati sono più di 8 milioni (8.268.179), pari al 15,8% del parco mezzi italiano potenzialmente circolante; se si guarda al numero totale di veicoli alimentati a diesel (includendo quindi anche gli Euro 4, 5 e 6), i mezzi sono più di 22,3 milioni (il 42,9% del totale).

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