Bergamo, controlli potenziati sulla movida
Steward, vigilanza privata e transenne leggere

Il Comune visti gli assembramenti eccessivi di venerdì sera ha deciso di intensificare i controlli d’accordo con i locali e aumentando la presenza di agenti nei fine settimana. Brescia, invece, ha deciso di chiudere piazza e locali alle 21.30 dopo le immagini shock di ieri sera.

Si continua a lavorare in città nel tentativo di normalizzare la (comprensibile) voglia di socializzazione e di ’movida’, che caratterizza soprattutto i più giovani. Tanti controlli nella serata di venerdì 23 maggio, con un presidio fisso della polizia locale in alcuni punti della città.

In piazza Vecchia tra 2 e 6 agenti operativi dalle 19 fino oltre l’una di notte, per sensibilizzare i più giovani - più refrattari al rispetto delle regole di convivenza con il Covid19 - a tenere le distanze di sicurezza, vestire correttamente le mascherine (un ragazzo multato perché più volte richiamato a un corretto utilizzo delle mascherine), evitare gli assembramenti.

Sabato è entrata in vigore la sperimentazione del senso unico pedonale lungo la Corsarola: complice il pomeriggio grigio, poca gente nelle ore del mattino e del primo pomeriggio, situazione sotto controllo nel resto del pomeriggio, con la Polizia Locale a presidiare i principali incroci di via Colleoni tra piazza Mascheroni e piazza Vecchia.

In vista del sabato sera e del fine settimana il vicesindaco Gandi e la Comandante della polizia locale Gabriella Messina hanno incontrato i titolari e i gestori dei locali in corrispondenza dei quali si sono verificate situazioni problematiche nelle scorse serate: disponibilità da parte di tutti a contrastare, dai prossimi giorni, gli assembramenti fuori dai propri locali dotandosi di steward o dedicando propri dipendenti all’attività di dissuasione al consumo di bevande sulla strada fuori dal locale.

Il Comune di Bergamo ha anche coinvolto gli agenti di sicurezza privati di Fidelitas in un servizio di presidio e sensibilizzazione in due luoghi della città, piazza Pontida e piazza Vecchia, tra le 19 e le 24, soprattutto nel fine settimana. La polizia locale presidia anche sabato sera e domenica la corsarola e piazza Vecchia: già da stasera sono pronte alcune transenne leggere per dissuadere - nel caso in cui il numero di persone divenisse troppo alto - ad affollare i gradini e i portici della biblioteca Angelo Mai. Nel pomeriggio di sabato un’altra sanzione è stata comminata per mancanza di mascherina in città dalla polizia Locale.

Più duro il pugno a Brescia dopo le immagini shock di venerdì sera 22 maggio che mostravano Piazzale Arnaldo, cuore della movida in centro città, gremito, con gente che non rispettava le distanze e con mascherine tenute sotto il mento.

La decisione del sindaco Del Bono è stato quello di chiudere la piazza con le transenne dalle 21.30 questo sabato e domenica, così come alla stessa ora chiuderanno i locali nella piazza e nelle vie limitrofe . Poi martedì si riunirà il Comitato per l’ordine e la sicurezza che deciderà i provvedimenti da adottare per prevenire gli assembramenti. E scongiurare un nuovo focolaio di coronavirus. Prova di maturità fallita per i bresciani che non sono riusciti a mantenere le distanze. Ma ancor più per chi ha aggredito gli agenti che all’una di notte sono arrivati per impedire nuovi ingressi e diminuire la capienza di Piazzale Arnaldo. «Avevamo in zona tre pattuglie e due agenti sono finiti in ospedale con 15 giorni di prognosi».

Anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, è intervenuto sulla questione degli assembramenti. «Come ho più volte ribadito, Regione Lombardia è pronta a intervenire, anche con nuove restrizioni, per evitare che tutto il lavoro svolto fin qui grazie alla buona volontà della maggioranza dei cittadini, venga vanificato da alcuni incoscienti. Dopo aver visto nelle ultime ore le foto, i video e le notizie riguardanti assembramenti e movida in diversi comuni lombardi - prosegue Fontana - mi appello ai Prefetti e ai Sindaci della nostra regione affinché usino, dove serve, il massimo del rigore, anche attraverso l’utilizzo della Polizia locale e delle forze dell’ordine e l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, come la riduzione dell’orario di apertura e la chiusura».

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