Bergamo, l’angolo di Marisa
Se l’alimentari diventa un salotto

L’alimentari storico Cantoni in via Masone ha ormai 60 anni e ha visto cambiare il quartiere. All’interno, tra gli scaffali, ci sono due poltrone e chi vuole può sedersi a fare due chiacchiere.

L’alimentari Cantoni, a due passi dalle Poste centrali, è quel che si dice un «negozio di vicinato». Da sessant’anni vende pane, latte e salumi ai residenti di via Masone e del circondario. Un’insegna storica, ormai un genere in via di estinzione. In un angolo del negozio la signora Marisa, che porta avanti l’attività insieme al marito Maurizio, ha allestito uno spazio speciale. Un tavolino con libri e giornali, d’inverno le candele, d’estate le conchiglie a segnare il cambio delle stagioni, e due comode poltroncine con cuscini. Proprio accanto alla vetrina che Marisa rifà spesso, mettendo in pratica gli insegnamenti del centro professionale di via Gleno che ha frequentato da ragazza. C’è tutto il calore di una casa in quei pochi metri quadri. Un’atmosfera intima e familiare.

«Nel pomeriggio, quando il lavoro cala, mi piace sedermi a leggere un libro. E i clienti, soprattutto i più anziani, amano fermarsi a chiacchierare e a riprendere fiato. C’ è un signore che si fa aiutare a mettere le gocce negli occhi, altri ne approfittano per sfogliare il giornale». E così l’angolo di Marisa è diventato un osservatorio privilegiato sul quartiere, che negli anni è molto cambiato, come tutto il centro. «Quando sono venuta a lavorare in questo negozio, cinquant’anni fa, la zona era piena di famiglie. Il futuro di attività come questa è difficile da prevedere, ma la famiglia Cantoni intende tener duro. La concorrenza dei supermercati si fa sentire, nonostante ciò è forte la consapevolezza che un negozio di quartiere rappresenta molto di più di un punto vendita, è un presidio sociale per la comunità. Ne sa qualcosa Marisa, che il pomeriggio inforca la bici e porta la spesa ai clienti meno giovani. «Tre volte al giorno, sempre dalle stesse persone. Mi piace molto, ormai per loro sono una di famiglia. Due parole, un sorriso, e la spesa è più piacevole». E anche la vita.

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