«Christo’s box», vola l’asta benefica
Raccolti 90 mila euro in una sera - Video

Grande risposta dei bergamaschi all’iniziativa promossa dalla Santa Sede con l’artista bulgaro.

«La destinazione della vendita di questa opera è talmente preziosa e speciale che non è importante il mio nome» ha commentato così il donatore milanese che ieri sera si è aggiudicato per 1.600 euro, spuntandola contro altri tre contendenti, la «Christo’s box» numero cento, battuta all’asta da Christie’s alla Gamec. I bergamaschi non sono stati da meno, visto che nella sola serata sono stati raccolti oltre 90 mila euro con la vendita di 90 dei 300 cofanetti, autografati dall’artista bulgaro, copia dell’opera donata alla Santa Sede, che contiene la serie documentaristica «Alla scoperta dei Musei Vaticani».

Numerosa la partecipazione all’evento di presentazione del progetto a scopo benefico promosso dalla Segreteria per la comunicazione della Santa Sede e dai Musei Vaticani in collaborazione con il Centro Televisivo Vaticano e Officina della Comunicazione. Soddisfatto monsignor Dario Edoardo Viganò, Prefetto della Segreteria per la Comunicazione, che ha illustrato come è nata l’iniziativa che, dopo la presentazione ai Musei Vaticani, ha fatto la sua prima tappa, nella nostra città.

«L’ultimo viaggio in Africa del Papa – ha spiegato monsignor Viganó – è stato incerto fino all’ultimo. La Gendarmeria vaticana è riuscita però a compiere un’azione di conciliazione tra tribù che hanno stretto un patto d’onore per permettere la visita del Pontefice. È avvenuto un primo miracolo e di fatto la tregua è ancora in atto». Durante la visita alla capitale Bangui, Papa Francesco è rimasto sconvolto dalla condizione di povertà e in particolare dalla sofferenza dei bimbi ricoverati nell’ospedale pediatrico. «Così, quando gli è stato chiesto quale destinazione dovesse avere l’opera già realizzata sui Musei Vaticani ha deciso in pochi secondi: l’ospedale pediatrico di Bangui» ha ricordato monsignor Viganó.

Poi c’ è stato l’incontro con Christo, facilitato dal bergamasco Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai (Federazione autotrasportatori italiani): «L’artista – ha aggiunto monsignor Viganó – ha scelto come protagonista dell’opera un personaggio de “La scuola di Atene” di Raffaello, il più celebre degli affreschi delle stanze vaticane. L’opera è stata poi impacchettata e l’originale è ora nella Segreteria per la Comunicazione. In futuro potrebbe essere venduta a scopo benefico. Con quest’opera si crea un connubio tra l’arte di Raffaello e la contemporaneità di Christo. Inoltre si è creato un legame prezioso tra arte, cultura e solidarietà. L’artista Christo, presente in questi giorni per la passerella sul lago d’Iseo, lascia il segno anche alla Gamec (con un cofanetto donato da un anonimo) in questo asse virtuale Città del Vaticano-Bergamo, che non è una vera e propria passerella, ma certamente un ponte simbolico di solidarietà». Presenti alla serata il sindaco Giorgio Gori, il direttore della Gamec, Giacinto Di Pietrantonio, la responsabile del museo Maria Cristina Rodeschini e Bianca Arrivabene, vicepresidente Italia della casa d’aste Christie’s.

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