Conte vuol limitare i poteri delle Regioni
Fontana: offensivo, solo parole in libertà

Scontro a distanza tra il premier e il governatore lombardo in relazione alle prerogative delle Regioni in materia di sanità relativamente all’emergenza coronavirus. Il numero uno del Pirellone: «Siamo all’altezza della situazione».

È scontro a distanza tra il premier Giuseppe Conte e il governatore lombardo Attilio Fontana. L’idea del presidente del Consiglio di limitare le prerogative delle Regioni in materia di sanità relativamente a coronavirus ha mandato su tutte le furie il numero uno del Pirellone, che ha definito «offensive» le parole del capo del governo.

«Se il coordinamento tra i sistemi sanitari nazionali non riuscisse a contenere il coronavirus, il governo «è pronto a misure che contraggono le prerogative dei governatori». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nella serata di lunedì 24 febbraio in un’intervista a «Frontiere» che andrà in onda su Raiuno. «Il sistema sanitario – ha osservato Conte – in Italia è di competenza regionale e non è predisposto per una emergenza nazionale. Per questo un coordinamento è necessario. Se non siamo coordinati non riusciremo a contenere il virus in modo efficace. Per questo martedì 25 febbraio parlerò con tutti i governatori in videoconferenza, anche quelli delle Regioni che non sono coinvolti. Tutti dobbiamo perseguire un coordinamento. Se non ci riuscissimo saremmo pronti a misure che contraggano le prerogative dei governatori. Ma non dobbiamo arrivare a questo, anche perché per ora la collaborazione è accentuata. il coordinamento funziona Ci aspettiamo un impatto sul contenimento. Ma se fosse necessario occorreranno misure centralizzate efficaci. Misure straordinarie», ha concluso Conte.

LA REPLICA DI FONTANA

«Irricevibile e, per certi versi, offensiva». Così il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, giudica l’ipotesi del premier Conte di contrarre le prerogative dei governatori in materia di sanità. «Parole in libertà – aggiunge Fontana – che mi auguro siano dettate dalla stanchezza e dalla tensione di questa emergenza. Domani (martedì, ndr) riferirò al presidente Conte che la Lombardia sta dimostrando di essere all’altezza della situazione e sta gestendo con competenza ciò che sta accadendo. E tutto ciò – conclude il governatore – alla faccia dell’autonomia e dei pieni poteri».

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