Contratti «salva bollette», ultima frontiera delle truffe: «Segnalazioni in aumento»

L’allarme A volte si tratta di «vendite aggressive» per convincere i clienti a sottoscrivere nuovi contratti, in altri casi di raggiri per ottenere contanti.

I truffatori, si sa, si adeguano ai tempi. E cosa c’è di più attuale, in questo periodo, del caro bollette? Così anche a Bergamo e provincia sono cominciate a fioccare segnalazioni di casi di persone, soprattutto anziane, che vengono avvicinate, porta a porta, da fantomatici venditori che propongono loro contratti «salva bollette». Con l’unico scopo di raggirare questi anziani e far cambiare loro il contratto con l’operatore del gas o della corrente – senza in realtà necessariamente garantire dei vantaggi – oppure spillare loro contanti sul posto quale «anticipo» di fantomatici accordi contrattuali spacciati per vantaggiosi per le vittime.

I due fronti aperti nelle truffe in Bergamasca

Sono due, infatti, i filoni di questo fenomeno. In un primo caso a presentarsi alla porta di casa – segnalazioni ne sono arrivate un po’ da tutta la Bergamasca, alle forze dell’ordine e anche al nostro giornale – di veri venditori, che tuttavia forzano la mano, diciamo così, per strappare il contratto alle loro vittime . In questo caso i cittadini, una volta accertato di essere stati raggirati e che il nuovo contratto non è in realtà vantaggioso per loro, possono rivolgersi alle associazioni che tutelano i consumatori. L’altro fronte vede in azione, invece, veri e propri malviventi, che si presentano alla porta di casa con tanto di tesserino – farlocco – soltanto per accaparrarsi la fiducia dell’anziano di turno e derubarlo di quanto ha in casa. In questo secondo caso si tratta di vere e proprie truffe , vale a dire dei reati che necessitano di una denuncia alle forze dell’ordine.

I raggiri porta a porta approfittano del «caro bollette»

Al 112 - confermano le forze dell’ordine - è capitato anche di recente di ricevere telefonate di cittadini che, compreso di trovarsi di fronte a malintenzionati, chiedono aiuto quando però ormai il truffatore, mangiata la foglia, si è dileguato. I raggiri porta a porta non sono nati con il recente «caro bollette». Semplicemente questo genere di truffatori si sono adeguati all’attualità per risultare più convincenti. Anche perché questo genere di reato, complice il lockdown e la pandemia, negli ultimi due anni ha registrato un notevole calo a Bergamo e provincia. Nel 2019 gli episodi denunciati erano stati 318, scesi a 234 nel primo anno della pandemia e a 179 l’anno scorso, con una diminuzione del 44% . Ma questi sono i casi di raggiri compiuti da professionisti delle truffe, che mostrano tesserini finti e si spacciano per chi non sono. Diverso è il caso di veri venditori, che fanno leva sulle difficoltà di questo periodo storico per proporre sconti nelle bollette. Promesse che potrebbero già spingere tante persone ad aprire loro le porte: in realtà tutte le associazioni di tutela dei consumatori invitano a non siglare accordi e contratti senza conoscerne i dettagli con precisione e basandosi soltanto su quanto riferito da chi li propone. L’Unione dei consumatori le definisce «vendite aggressive»: una modalità sempre più frequente dei venditori porta a porta è quella di presentarsi alla porta di casa del consumatore affermando che il «mercato di tutela» è finito e quindi è obbligatorio sottoscrivere un contratto nel «mercato libero»: frasi assolutamente false.

La legge nel mercato di tutela luce e gas

Infatti la legge prevede in effetti la fine dei mercati di tutela di luce e gas a partire dal 1° gennaio 2023, ma ciò non comporta, al momento, alcun obbligo di passare al cosiddetto mercato libero. In molti casi è accaduto che ai consumatori venisse chiesto di poter vedere l’ultima bolletta di luce o gas in modo da poter proporre una tariffa più aggiornata e vantaggiosa . Ma non funziona così: i servizi di distribuzione non chiedono di poter visionare bollette emesse da loro stessi o aggiornamenti di contratto per il semplice fatto che sono ovviamente già a conoscenza dei termini contrattuali in vigore con l’utente. Dunque il suggerimento che arriva anche dalle forze dell’ordine è quello di non fidarsi mai di chi si presenta alla porta di casa proponendo offerte vantaggiose, nemmeno in questo periodo, e di non mostrare mai documenti o bollette. Qualora dovessero sorgere dubbi, è meglio contattare le associazioni di tutela dei consumatori e, se il venditore (o presunto tale) dovesse rivelarsi particolarmente insistente, nessuna esitazione nel chiamare il 112 e avvertire polizia o carabinieri.

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