«Diamanti, rimborsi inaccettabili
Incontreremo i vertici del Banco Bpm»

I deputati leghisti Belotti e Paternoster attaccano: «Non è accettabile che
i risparmiatori del Banco Bpm (oltre mille solo nella Bergamasca) vengano risarciti con quote tra il 40 e 60 per cento del valore investito. La banca non può sottrarsi alle proprie responsabilità».

«Le clamorose testimonianze emerse dall’assemblea di Federconsumatori di Bergamo, tenutasi ieri, giovedì 30 maggio, alla presenza di oltre 500 risparmiatori di Banco Bpm che hanno investito in diamanti, non possono non essere prese a cuore visto che ci sono persone che si sono viste truffati i risparmi di una vita». È quanto affermano i deputati leghisti Daniele Belotti, di Bergamo, e Paolo Paternoster, di Verona, rappresentanti parlamentari di due tra le province con il più alto numero di clienti dell’ex Credito bergamasco e dell’ex Banco popolare, anime portanti, con Bpm, del terzo gruppo bancario italiano.

«Già un anno fa – spiega Belotti – avevo presentato un’interrogazione parlamentare in merito alla situazione della truffa dei diamanti; successivamente le varie banche interessate si erano impegnate a rimborsare tutto il capitale investito. L’unico istituto bancario che persevera nell’umiliare i propri clienti è il Banco Bpm». «Riteniamo inaccettabile – continuano Belotti e Paternoster – che migliaia di risparmiatori del Banco Bpm (oltre mille solo nella Bergamasca) vengano risarciti con quote tra il 40 e 60 per cento del valore investito. La banca non può sottrarsi alle proprie responsabilità, visto che è nelle proprie filiali che venivano proposti i diamanti ai propri clienti. I risparmiatori, soprattutto quelli più anziani, si fidano della banca, quindi questa fiducia non può essere tradita. Questo è quanto andremo a rimarcare nei prossimi giorni in un incontro che abbiamo richiesto alla direzione generale del Banco Bpm».

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