Divieto bevande da asporto dopo le 18, Gori: «È presto per modificare le regole»

Il sindaco risponde alla proposta di cancellazione del divieto avanzata dalla Lega in consiglio comunale con una raccolta firme.

«È presto per modificare regole che fin qui hanno funzionato bene; la situazione epidemiologica è fortunatamente in via di miglioramento, ma nessun giovane è stato ancora vaccinato, quindi procederei con prudenza»: questa la prima risposta del sindaco Giorgio Gori all’istanza di cancellazione del divieto di vendita di bevande per asporto vigente in città dopo le 18.00, avanzata dalla Lega con una raccolta firme.

«Il divieto di vendita si accompagna a quello di consumo su suolo pubblico, salvo che ai tavoli di bar e ristoranti e si è dimostrato un efficace strumento di prevenzione del rischio di assembramenti, tuttora vietati e assolutamente da evitare.

La scelta del Comune, in accordo con le associazioni del commercio, è stata quella di promuovere anche quest’anno una convivialità ordinata e sicura, indirizzando l’attività degli esercizi pubblici verso la formula dei dehors, molto apprezzata dai cittadini e certamente più sicura dal punto sanitario. Le facilitazioni alla posa di sedie e tavolini da parte di bar e ristoranti sono state pensate proprio per questo,  e «bilanciano» ampiamente le limitazioni nel frattempo adottate per l’asporto.

La stessa assegnazione di spazi per la somministrazione comunali nei parchi, pensata soprattutto a vantaggio delle attività prive di spazi idonei alla posa di dehors, rientra in questo disegno. Con ciò – conclude il sindaco – non intendo dire che tali disposizioni siano immodificabili. Terremo monitorata da situazione e se le condizioni lo consentiranno ragioneremo su eventuali modifiche. Ma è adesso è certamente presto per parlarne».

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