Fauna bergamasca: al via il terzo censimento dei rondoni

Ambiente L’iniziativa messa in campo dalla Lipu mira ad estendere la conoscenza dei nidi dei volatili: tre le specie osservate nel territorio

Meno popolare della cugina rondine e meno raffinato del balestruccio, il rondone è un uccello migratore in possesso di peculiarità uniche. I suoi nidi sono costruiti in luoghi riparati, come sotto i coppi di un tetto o in fessure e altre cavità degli edifici, e, soprattutto, non si appoggia mai a terra e neppure sui fili del telefono o dell’energia elettrica: i rondoni volano sempre.

La mappatura

«Stanno in volo per mesi – conferma Paolo Brignoli, volontario della Lipu di Bergamo – senza mai appoggiarsi a terra: mangiano volando, si riposano continuando a volare ad alte quote». Un animale straordinario che la Lipu di Bergamo, da 4 anni, ha deciso di conoscere meglio con un censimento: nei primi due anni l’iniziativa della Lega italiana per la protezione degli uccelli ha interessato la città di Bergamo, l’anno scorso si è esteso ad altri comuni bergamaschi, ora l’obiettivo, ambizioso, è di mappare la presenza del rondone in tutta la provincia. «Nella nostra provincia – aggiunge Brignoli – sono presenti tre diverse specie: il rondone maggiore, il più grosso, il rondone comune, il più diffuso, dalla bassa alle valli, il rondone pallido, il più raro, finora identificato solo in città. Vivono in colonie, formate da un paio di nidi fino a diverse decine».

Le segnalazioni

La Lipu di Bergamo ha individuato 600 luoghi di nidificazione: per il censimento chi volesse contribuire può contattare l’associazione via email all’indirizzo [email protected]. «Questa iniziativa di citizen science – aggiunge Silvana Nembrini, delegata Lipu della sezione di Bergamo - vuole informare e sensibilizzare le istituzioni e gli abitanti sulla presenza dei nidi dei Rondoni sui tetti delle chiese e sulle facciate dei palazzi».

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