«Firenze, due indagati non c’erano»
Il sindaco Gori: troppe cose non tornano

Sono 28 i Daspo ai tifosi atalantini per gli incidenti a Firenze dello scorso 27 febbraio. Ma c’è un ma: secondo gli avvocati che li difendono, due di questi non erano allo stadio, non erano neppure nel capoluogo toscano, ma a Bergamo per lavoro.

Secondo gli avvocati Riva e Adami, che difendono una ventina dei sostenitori atalantini coinvolti negli incidenti di Firenze, sarebbe emerso che due tifosi dell’Atalanta denunciati per questi scontri, quella sera non erano nemmeno nel capoluogo toscano.

Si tratterebbe di due persone che, documenti alla mano, hanno dimostrato di essere stati a Bergamo, per lavoro: dopo aver ricevuto la notifica della denuncia, avrebbero quindi preparato insieme agli avvocati una memoria difensiva inoltrata alla Questura di Firenze mercoledì 4 dicembre. Gli avvocati hanno quindi richiesto l’accesso agli atti e l’archiviazione del provvedimento amministrativo nei confronti dei denunciati, che negano ogni accusa. Anche perchè, dicono, non erano a Firenze ma a Bergamo.

Sulla vicenda interviene anche il sindaco Giorgio Gori: «Nessuna risposta sui pestaggi subìti dai tifosi bergamaschi il 27 febbraio dopo Fiorentina-Atalanta, vicino al casello autostradale. Dopo nove mesi, in compenso, la Digos di Firenze denuncia 28 tifosi nerazzurri per disordini avvenuti quella sera all’uscita dello stadio. Ora si scopre che due di quei tifosi non erano neppure a Firenze.Non so come la vediate voi. A me sembra grave. A me sembra che in questa storia ci siano davvero troppe cose che non tornano».

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