Giornata nazionale contro il bullismo
Metà degli adolescenti ne è vittima

Il progetto di Regione Lombardia con 13 scuole polo provinciali che lavoreranno alla realizzazione di programmi di sensibilizzazione, informazione e formazione.

Secondo i dati Istat il 50 per cento dei ragazzi intervistati tra gli 11 e i 17 anni riferisce di essere stato vittima di bullismo e quasi uno su cinque dichiara di aver subìto azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. Sono i dati allarmanti e resi noti in occasione della quinta Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.

«Nell’ultimo anno gli episodi di cyberbullismo sono notevolmente aumentati, anche a causa della chiusura delle scuole che ha determinato una maggiore presenza di ragazzi e bambini sul web. Molti casi di questo odioso fenomeno si sono registrati addirittura nel corso delle lezioni a distanza, perché la mancanza di un contatto reale con gli altri e le relazioni “mediate” dal monitor di un computer hanno favorito l’emergere dell’aggressività di molti studenti che, sentendosi al sicuro tra le mura domestiche, non hanno avuto remore a prendere in giro e a infastidire compagni e addirittura insegnanti. Questa sorta di effetto collaterale della pandemia deve far riflettere ancora di più sull’importanza di educare i più piccoli a un uso corretto della rete. Per prevenire il cyberbullismo bisogna, infatti, innanzitutto formare gli studenti al digitale per far capire loro che certi comportamenti sono sbagliati sempre, nella vita reale come in quella virtuale. In questo sua la scuola che la famiglia hanno un ruolo fondamentale». Così, in una nota, la presidente della commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, Licia Ronzulli in occasione della Giornata contro il bullismo e il cyberbullismo.

Regione Lombardia - si legge in una nota - da anni investe sulla creazione di reti e governance territoriali in grado di affrontare con competenza sia gli aspetti preventivi che quelli d’intervento nei confronti di questi preoccupanti fenomeni, che devono essere contrastati coinvolgendo i ragazzi, le famiglie, gli insegnanti e i servizi socio-sanitari. «In attuazione della Legge regionale del 2017 relativa alla “Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo e del cyberbullismo”, Regione Lombardia ha approvato l’iniziativa “Bullout 2.0”, dando continuità alle linee di intervento proposte nelle annualità precedenti», spiega Alessandra Locatelli, assessore regionale a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità, in occasione della quinta Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo.

Grazie allo stanziamento di 500 mila euro - aggiunge Locatelli - nelle prossime settimane, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale, verranno individuate 13 scuole polo provinciali che lavoreranno alla realizzazione di programmi di sensibilizzazione, informazione e formazione, anche di tipo informatico, attraverso l’utilizzo della piattaforma informatica regionale bullismo/cyberbullismo. Gli effetti della pandemia e i cambiamenti delle abitudini nei nostri adolescenti, impongono nuove strategie e azioni mirate per contrastare in modo efficace un fenomeno tanto subdolo quanto purtroppo in crescita, attraverso l’uso scorretto dei social e amplificato dal difficile momento di solitudine e isolamento dovuto alle misure e alle limitazioni dell’emergenza in corso. «I progetti di quest’anno - aggiunge l’assessore - prevedono la costituzione di team operativi stabili che, attraverso la realizzazione di programmi di sostegno e il supporto di competenti figure professionali, associazioni e istituzioni attive sul territorio, si occuperanno delle vittime di atti di bullismo e di cyberbullismo e delle loro famiglie, in collaborazione con le Autorità locali coinvolte».

«Non solo: nel progetto rientra la promozione di programmi di recupero rivolti agli autori di atti di bullismo e di cyberbullismo, creando percorsi riparatori quali attività di volontariato e lavori socialmente utili - dice ancora l’assessore Locatelli -. Prezioso e rilevante sarà il contributo di enti e associazioni del nostro territorio attive nell’ambito della prevenzione. Proponiamo, inoltre, la terza edizione dell’Hackathon, iniziativa dedicata alla sicurezza in rete, un progetto di monitoraggio da valorizzare e implementare anche per il futuro». Tutte le iniziative sostenute da Regione Lombardia sul tema Bullismo sono identificate dal marchio Bullout accompagnato dal payoff «Stop al bullismo». Le scuole della Lombardia possono inoltre contare su una piattaforma regionale, sempre frutto della collaborazione tra USR Lombardia e Regione Lombardia, che dal 2020 sta consentendo alle scuole di avere immediati punti di riferimento per la gestione del fenomeno del bullismo e cyberbullismo.

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