«Guide, chef e alpeggiatori, la nostra sfida vincente». Su L’Eco di lunedì nuova puntata dell’inchiesta sulla montagna - Le tue foto

Terre alte Nuovo appuntamento alla scoperta delle Orobie: le storie di chi ha scelto di investire nelle valli, puntando sul turismo. Leggi la doppia su L’Eco di Bergamo dell’11 luglio e scopri come è andata questa settimana sui Social.

Continua la nostra inchiesta sulla montagna. Dopo l’intervista all’alpinista Simone Moro e l’approfondimento sulle presenze turistiche degli ultimi anni in strutture alberghiere ed extra alberghiere, la terza puntata dedicata alle Terre alte vuole raccontare storie di vita, scelte lavorative e non solo di professionisti che si sono messi in gioco in montagna.

C’è chi lo fa da una vita: piedi ben piantati tra le montagne, ha fatto dell’alpeggio e della valorizzazione dei borghi la sua mission. Da Ferdy Quarteroni, l’apripista per eccellenza, a tanti giovani, sempre di più, che in tempi recenti – anche grazie alla strana congiuntura del Covid che ha cambiato stili di vita e passioni – hanno scelto proprio la montagna per lavorare. Guide turistiche, accompagnatori di trekking più o meno impegnativi e campi scuola immersi nella natura delle nostre Orobie, gente che ha fatto della sua passione il suo mestiere, mettendoci la giusta preparazione.

Raccontiamo quindi la scelta di Alessandro Gherardi scialpinista, climber e ciclista di Zogno che fa scoprire il lago Bernigolo agli appassionati di canoa. E la storia di Sofia Locatelli e Selena Fabiani: con loro la Valle Brembana si svela in sella a un cavallo. C’è anche chi, come Roberto Salomone, ha detto addio al suo lavoro di direttore di centro commerciale per proporre escursioni, trekking, gite anche in bici e canoa, sempre da tutto esaurito. Anche lo chef Michele Lazzarini, nativo di Gandellino ma con un’ottima e avviata carriera tristellato St. Hubertus di San Cassiano, è da poco approdato a Contrada Bricconi, e i risultati non mancano. Turismo in montagna significa anche seconde case: non manca la storia di una scalvina doc, Chiara Duci, che sogna di far «ripopolare» dai turisti la Valle di Scalve.

Con l’inchiesta che potete leggere sull’edizione del giornale in edicola l’11 luglio, anche un «versione social» e online: continuiamo infatti a raccogliere i vostri luoghi del cuore e le foto che ci mandate. Qui potete vederne alcune e tutte le altre sono sul nostro profilo Instagram. Sempre sui Social seguite le indicazioni per partecipare alle nostre iniziative.

Anche al popolo del Web piace la nostra inchiesta sulle montagne e sono in moltissimi ad aver inviato foto ricordo sulle Orobie. Anche i sondaggi hanno dato delle risposte significative e gli utenti hanno stilato su Instagram la loro classifica sulla Valle preferita: vince la Val Seriana seguita dalla Brembana e infine dalla Valle Imagna. I rifugi del cuore? Il Parafulmine sul Monte Farno, il Benigni in Val Brembana a Ornica, il Balicco (Mezzoldo), il Pertus (Costa Valle Imagna), il Calvi (Carona) e il Coca (Valbondione).

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