I ristoratori fanno chiarezza:
«Precauzioni, ma niente isteria»

«Come presidente dell’Associazione Cuochi di Bergamo, insieme ai componenti del consiglio direttivo, stiamo invitando i nostri 300 associati, che sono per la maggior parte chef e ristoratori, a non farsi condizionare da questa isteria del coronavirus e ad adottare le misure precauzionali dettate dal ministero della salute». Inizia così una nota a firma Fabrizio Camer, presidente provinciale della Associazione Cuochi.

«Da parte nostra, come misure preventive, abbiamo suggerito – continua la nota – di aumentare la distanza tra i tavoli per evitare la troppa vicinanza tra le persone, di mantenere ben areati i locali e intensificare l’utilizzo di sanificanti in tutte le parti comuni. Faremo tesoro di quest’occasione per incrementare ulteriormente i controlli e la cura delle pratiche igienico sanitarie nei locali della Bergamasca, ma anche di porre una attenta valutazione sulla fragilità del sistema ristorativo, troppo esposto, come in questo caso, così che fioccano le disdette con una grande serie di ripercussioni su tutta la filiera e danneggiando una economia per lo più fatta di piccole realtà».

«Quello che posso consigliare – aggiunge ancora Camer - è dare alla clientela quel senso di sicurezza con il disinfettante a tavola, nei bagni, prestare massima attenzione ogni volta che si viene a contatto, in alcuni casi dire al personale di mettere la mascherina e poi aspettiamo tutti con fiducia che il virus faccia il suo corso e l’allarme cessi. Magari è una buona opportunità anche per chiedere riduzioni dell’affitto o per abbassare altri costi».

Quello che sta accadendo in tutti i ristoranti abituati a organizzare serate a tema è il sistematico rinvio di tutte le date stabilite in questo periodo. È il caso di una serata con oltre 100 prenotati alla Trattoria Falconi di Ponteranica: doveva tenersi martedì scorso con degustazione dei vini della cantina De Toma di Scanzorosciate. Rinviata a data da destinarsi. Lo stesso per una serata tutta bergamasca organizzata per giovedì scorso da Slow Food Bergamo al ristorante Al Gigianca di Bergamo: rinviata. Anche al ristorante Da Giò di Seriate era in programma giovedì una importante serata per presentare un noto Champagne in abbinamento alla cucina di pesce dello chef Giovanni D’Auria. «Qualche cliente più timoroso ha subito disdettato la prenotazione ma anche noi – dice il direttore Fabio Rota – avevamo già deciso che era meglio rinviare».

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