Inchiesta Covid a Bergamo: «Speranza non agì per rimuovere report Oms»

Il ministro della Salute sapeva dello studio ed era irritato per la pubblicazione ma non chiese la rimozione. Lo hanno riferito fonti giudiziarie all’Ansa.

Il ministro della Salute Roberto Speranza sapeva ed era «irritato» per la pubblicazione sul sito web dell’Oms del rapporto redatto dal team di ricercatori della divisione europea con il quale si metteva in luce l’inadeguatezza dell’Italia nell’affrontare l’epidemia di Coronavirus, ma non avrebbe fatto alcuna pressione per ottenere la rimozione dalla rete dello studio, poi avvenuta in meno di 24 ore.

È quanto emerge dall’indagine della Procura di Bergamo sulla gestione del Covid, in particolare in Val Seriana, e sul capitolo che sta sfiorando anche i palazzi della politica sul mancato aggiornamento del piano pandemico nazionale, rimasto fermo al 2006, e sul rapporto firmato dal gruppo di esperti guidato da Francesco Zambon intitolato «An unprecedented challenge - Italy’s first response to Covid-19» nel quale si sosteneva che il nostro Paese, l’anno scorso, non aveva le armi per far fronte all’epidemia. Indagine in cui Ranieri Guerra, il direttore vicario dell’Oms, è indagato per falsa testimonianza a pubblico ministero. Durante la sua audizione di oltre cinque mesi fa ai magistrati bergamaschi, questa è l’accusa che si legge nella rogatoria trasmessa a Ginevra al quartier generale dell’organismo dell’Onu, non avrebbe detto la verità non solo sul piano pandemico e sul fatto che non venne aggiornato, ma anche sulle presunte pressioni da lui esercitate nei confronti di Zambon affinché modificasse, edulcorandola, quella ricerca poi cancellata, dopo un suo intervento, dalla pagina dell’Organizzazione Mondiale della Sanità il 14 maggio scorso.

Come hanno riferito fonti giudiziarie, in base agli atti dell’inchiesta coordinata dal procuratore Antonio Chiappani, dall’aggiunto Cristina Rota e da un pool di pm, non ci sono elementi per sostenere invece un intervento di Speranza per «far cadere nel nulla» quel rapporto.

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