La Provincia risponde ai pendolari
«Previsti posti auto in via Europa»

Non si fa attendere la risposta della Provincia di Bergamo dopo l’appello lanciato dai pendolari bergamaschi e il comunicato di Palazzo Frizzoni sul parcheggio di via Europa .

«L’area di proprietà della Provincia di Bergamo in via Europa è adibita a parcheggio, in uso all’Istituto G. Quarenghi e all’ospedale Humanitas Gavazzeni» spiega via Tasso. «Bisogna risalire agli inizi degli anni 2000, quando è nata l’esigenza di realizzare in terreno agricolo un parcheggio a servizio delle due realtà. Tale necessità è stata raccolta nell’accordo di programma stipulato nel 2007 tra Comune di Bergamo, Istituto Quarenghi, Humanitas Gavazzeni e Provincia di Bergamo, destinando l’uso di tale area a servizio dei due enti».

«Finita la costruzione del parcheggio da parte della clinica Gavazzeni, già nel 2009, con l’apertura nel 2008 del sottopasso ferroviario, l’area di pertinenza della Gavazzeni rimasta ad accesso gratuito è divenuta particolarmente appetibile per la sosta da parte di diverse categorie di cittadini, tra cui i pendolari. Tale aumento di macchine appostate nell’area ha creato alla Provincia il problema della manutenzione della porzione di parcheggio rimasta incustodita, con conseguenti problemi di ordine giuridico economico per la mancata gestione di cura».

L’area è a tutti gli effetti un “parcheggio di proprietà privata”, e come tale non è inserita nel Piano urbano del traffico del Comune di Bergamo. «La recente concessione della gestione dell’area incustodita sommata al parcheggio storicamente a pagamento prevede l’onere a carico di Humanitas Gavazzeni della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’intera area (anche di quella di pertinenza dell’Istituto Quarenghi). Oltre alla riqualificazione e alla messa in sicurezza dell’area, verranno previsti posti auto con una gestione in continuità con le misure assunte a favore dei pendolari dal Comune di Bergamo. La Provincia si impegna quindi a condividere con il Comune di Bergamo soluzioni che rispondano alle istanze sollevate da questa categoria di cittadini» conclude la Provincia di Bergamo.

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