Maturità, nei tecnici 100 dimezzati. Al Sarpi il 44% degli studenti con voto tra 81 e 99

I risultati Il ritorno delle prove scritte hanno ridimensionato le eccellenze negli esiti dell’esame di Stato. Restano le differenze tra i licei e gli altri istituti.

Niente esami di stato leggeri quest’anno. La conferma arriva dai voti che hanno visto il dimezzamento dei punteggi più alti. Finite le prove orali è tempo di bilanci per la maturità 2022. Una maturità a metà strada tra la formula pre pandemia, che prevedeva oltre la prova scritta di italiano una seconda prova multidisciplinare e l’orale, e quella delle due ultime edizioni ridotte alla sola prova orale con discussione di una tesina. Quest’anno infatti gli studenti hanno dovuto affrontare la prova scritta di italiano, una seconda prova di indirizzo, preparata dalle singole commissioni d’esame, e un esame orale in cui dovevano dar prova di saper utilizzare le competenze trasversali acquisite in cinque anni di scuola. Questa maggior complessità dell’esame è stata confermata dagli esiti finali che, a differenza appunto dell’anno scorso, hanno visto quasi il dimezzamento dei 100 e un certo ridimensionamento delle lodi.

Licei e istituti tecnici

La parte del leone invece la fanno i punteggi dal 60 al 70, negli istituti tecnici e professionali, mentre nei licei una buona percentuale di studenti ha messo a segno performance valutate dal 71 all’80. Il dato che più salta all’occhio comunque è quello relativo al punteggio massimo. Al Liceo Falcone, ad esempio, quest’anno i 100 sono stati 21, contro i 41 dell’anno scorso, così al Natta sono stati 14 invece dei 26 della maturità precedente e al Liceo Lussana 36 (50 l’anno scorso). Caso a sé fa invece il Liceo Sarpi dove i 100 sono aumentati passando da 13 a 19. Sempre al classico il 44% dei ragazzi si colloca nella fascia dall’81 al 99.

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