Giovanni XXIII, la visita in ospedale
Le preghiere di chi soffre affidate al Papa

La visita all’ospedale a lui dedicato. Il direttore generale Nicora: Papa Giovanni sostenga i medici e soprattutto i piccoli malati. Il vescovo: luogo di sofferenza e amore.

Dopo l’emozionante applauso in Duomo, le spoglie di Papa Giovanni XXIII hanno lasciato domenica 27 maggio intorno alle 12.30 Città Alta per andare all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Una folla di medici, pazienti e personale dell’ospedale hanno atteso a lungo l’arrivo del Papa. Tra loro il direttore generale Carlo Nicora, l’assessore Claudia Maria Terzi per la Regione Lombardia e monsignor Vittorio Nozza, delegato vescovile. Le spoglie hanno fatto il loro ingresso portate dagli uomini dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà di Bergamo di Giovanni Licini accolte da un grande applauso. La salma è stata posizionata al Cups, il Centro unico per le prenotazioni per la preghiera personale delle famiglie e dei malati. L’omaggio delle persone a Papa Giovanni in ospedale è durato quasi tre ore.

Il dg Nicora, emozionato, ha ricordato che l’ospedale di Bergamo è dedicato a Papa Giovanni XXIII e tutti i medici e il personale lo sentono vicino tutti i giorni. «Ci ha insegnato la cura per l’altro» ha detto Nicora. Ha ricordato le preghiere che ogni giorno sono consegnate alla sua statua in ospedale e l’impegno a cui chiama tutti «nel cercare sempre una cura» per chi è nella sofferenza. Ha preso poi la parola l’assessore Terzi che ha ricordato la vicinanza di Papa Giovanni ai bergamaschi. Il vescovo Beschi ha dato la benedizione a tutti i malati per intercessione di Papa Roncalli. «Il primo pensiero quando abbiamo deciso di portare le spoglie di Papa Giovanni a Bergamo è stato per l’ospedale a lui dedicato, per i malati e i medici, per l’amore e la cura che qui si respira».

Domenica 27 maggio, nel pomeriggio, le spoglie lasceranno la città alla volta della Valle Imagna e di Sotto Il Monte. Alle 10.30, in Cattedrale, è iniziata la Messa con un’attenzione particolare alle periferie esistenziali. Il Duomo è affollatissimo anche di pellegrini giunti per una preghiera alle spoglie di Papa Giovanni XXIII prima che lasci la città. Alla Messa per i più fragili partecipano, in un Duomo straripante, i malati dell’Istituto Angelo Custode ma anche i ragazzi della comunità don Milani di Sorisole e altre persone sofferenti.

Ci sono anche 100 cadetti della Guardia di Finanza che il vescovo ha ringraziato insieme a tutte le Forze dell’ordine per il servizio di questi giorni. Monsignor Francesco Beschi ha ricordato, durante la celebrazione, i 55 anni della morte di Papa Giovanni XXIII «uomo mandato da Dio».

«Abbiamo bisogno di giustizia sociale che non si limiti al nostro Paese ma che abbracci tutti paesi del mondo» ha detto il vescovo di Bergamo durante l’Omelia. «Ma la giustizia non basta, non ci placa perché abbiamo bisogno di bene e di bontà – ha ricordato monsignor Beschi –, la bontà di Papa Giovanni». Al termine della cerimonia intorno alle 11.45, la benedizione papale con indulgenza plenaria. Le spoglie dopo un lungo omaggio in Cattedrale sono state trasportate all’uscita del Duomo dai Cadetti della Guardia di Finanza. All’uscita è stata accolta da un grande applauso.

Cresce ora l’attesa per la visita in ospedale, su cui non ci dovrebbero essere ritardi. Verrà trasportato con un furgone e non con il pick-up scoperto.

Alle12 di domenica le spoglie di Papa Giovanni lasceranno la Cattedrale, attraverso via Garibaldi e via Carducci verso l’Ospedale Papa Giovanni XXIII. Alle 15 circa è prevista la partenza per il Santuario della Cornabusa, seguendo la Villa d’Almè Dalmine, girando verso Almenno San Salvatore alla rotonda in via Angelo Gotti a Villa d’Almè. Alle 17.30 avvicinamento a Sotto Il Monte, passando per la rotonda del romanico in Almenno San Bartolomeo, verso Brembate Sopra, Presezzo, per giungere a Calusco, al convento di Baccanello verso le 19. Alle 20 dalla chiesa di Carvico partenza del corteo -attraverso il provinciale - verso Sotto Il Monte. Protagonisti saranno i cresimandi e i cresimati, ma è aperta a tutti. Alle 21.30 arrivo a Sotto Il Monte.

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