Ospedale da campo, avanti con i lavori
«Sarà operativo da mercoledì»

«La previsione è che entro mercoledì l’ospedale da campo possa funzionare». Antonio Tonarelli, generale di fanteria in pensione e ora direttore della logistica dell’Associazione nazionale alpini, ci conta.

I lavori, grazie anche ai 160 volontari di Confartigianato e della Curva Nord accorsi a dare una mano, hanno subito una notevole accelerata, tanto che ieri l’allestimento dei locali poteva considerarsi ultimato. Insomma, le 14 stanze per un totale di 142 posti letto (102 dei quali attrezzati variabilmente per terapia o sub terapia intensiva) sono pronte.

Giovedì gli artigiani hanno provveduto a montare gli zoccolini alle pareti di legno. In serata mancavano solo i teli a maglie di rete a fare da tetto alle camere, un accorgimento ideato dopo i primi progetti, quando ci si era accorti che le tende da campo, il cui allestimento sarebbe stato molto più veloce, non avrebbero consentito in maniera ottimale la dispersione dell’ossigeno da somministrare ai pazienti, col rischio di saturazione e di possibili esplosioni.

La struttura è dunque pressoché ultimata. Mancano ora i lavori più delicati, quelli dell’impiantistica, affidati a ditte specializzate (niente più volontari per queste mansioni). L’installazione dei circuiti elettrici e idraulici sono iniziati nei giorni scorsi e sono già a buon punto. Mercoledì l’ufficio networking e telefonia dei sistemi informaci del Papa Giovanni ha attivato la rete dati (cablata e wi-fi) tra la Fiera e l’ospedale della Trucca e ha attivato la rete internet da destinare sia al personale sanitario che ai pazienti.

Oggi una ditta specializzata dovrebbe invece cominciare i lavori di installazione del circuito che porterà l’ossigeno nelle stanze e in altri locali. L’ultima fase sarà la posa di arredi, attrezzature e macchinari. «I macchinari sono già disponibili – informa Tonarelli – ed è già arrivata anche la metà dei letti. Dopo l’installazione degli impianti si provvederà a pulire e sanificare i locali e solo allora potremo posizionare macchinari, attrezzature, letti e arredi vari. Il clima è positivo – aggiunge – Alpini e volontari stanno lavorando d’amore e d’accordo».

Molti si ritrovano per pranzo e per la cena alla mensa da campo che l’Ana ha allestito in via Gasparini, a Boccalone, mentre alcuni volontari si fermano a dormire nella brande che l’Ana ha messo a disposizione nella sua sede logistica all’interno del Terzo reggimento Rrale di Orio.

All’ospedale da campo messo in piedi nel padiglione B della Fiera si troverà a operare il contingente russo arrivato in città mercoledì sera: 104 persone, tra medici (32), infermieri e addetti alla sanificazione che ora, in attesa che l’ospedale Ana apra, stanno facendo pratica al Papa Giovanni.n 

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