Patenti, caos per le foto
Vietato sorridere, ecco le regole d’oro

Norme ferree dal ministero: le immagini devono essere leggibili dallo scanner da poco adottato. Il rischio è che il sistema le rifiuti e si debbano rifare.

Dimenticatevi il «Mi faccia un bel sorriso» o il classico «cheese»: per avere un’istantanea che finisca sulla patente, non basterà rispettare queste due semplici e storiche regole della fototessera. Ora le prescrizioni sono salite a 25 e vanno dall’inquadratura alla posizione, dall’esposizione alla messa a fuoco, dal contrasto alla luminosità. Lo ha stabilito il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, nello specifico la Direzione generale per la motorizzazione del Dipartimento per i trasporti, la navigazione, gli affari generali e il personale, che nei giorni scorsi ha inoltrato a tutti i soggetti che si occupano dell’emissione e del rinnovo delle patenti, il vademecum della fotografia: disposizioni rigide che si sono rese necessarie dall’introduzione di un nuovissimo scanner e dalle nuove procedure adottate da due anni.

A differenza del passato, a ogni emissione, ma soprattutto a ogni rinnovo verrà emessa una nuova patente con tanto di fotografia che non potrà essere più vecchia di sei mesi. Ecco dunque che per non incorrere in questo pericolo è necessario produrre una foto che deve misurare 40-45 millimetri di altezza per 32-35 millimetri di larghezza e che dovrà essere stampata su carta di alta qualità opaca e in alta risoluzione. Lo sfondo deve essere uniforme, di preferenza grigio chiaro crema o celeste, oppure bianco. Fin qui tutto bene, ma per proseguire serviranno squadra, compasso e goniometro: «La foto deve mostrare interamente la testa e la sommità delle spalle, in modo che l’altezza della testa sia il 60%-90% dell’altezza della foto. In questo modo si ottiene una foto ben centrata, che non risulta né troppo vicina né troppo lontana». Per saperne di più

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