Polemica in Consiglio comunale
In aula è bagarre sul taser

È terminata in protesta - con la Lega a sollevare cartelli in aula - la lunga sessione del Consiglio comunale di lunedì sera.

Oggetto della bagarre, il taser, l’arma a impulso elettrico la cui dotazione alla polizia locale è stata al centro di due ordini del giorno contrapposti da riflessioni di carattere medico e normativo: per la minoranza - le cui posizioni sono state supportate da Stefano Rovetta (Lega) con interventi favorevoli di Luca Nosari (Bergamo Ideale), Gianfranco Ceci (Forza Italia), Giacomo Stucchi, Filippo Bianchi e Alessandro Carrara (tutti e tre della Lega) - uno strumento «innocuo e utile a rendere più sicura l’attività degli operatori delle forze di polizia locale, per immobilizzare ed evitare un contatto diretto con i soggetti».

Contraria invece alla sperimentazione la maggioranza rappresentata dal capogruppo Pd Massimiliano Serra-appoggiato dagli interventi di Roberto Cremaschi (Ambiente partecipazione e futuro), Simone Paganoni (Patto per Bergamo), Denise Nespoli (Lista Gori) e Alessandro De Bernardis (Pd): «Si tratta di uno strumento potenzialmente mortale che porta con sè rischi cardiaci oltre che di traumi da impatto; inoltre non è supportato da un quadro normativo a livello nazionale e non ne conosciamo le conseguenze giuridiche». Tutti d’accordo invece sulla possibilità di dotare la polizia locale di bastoni distanziatori per evitare il contatto diretto tra gli agenti e i soggetti fermati. Non basta però quest’ultima voce condivisa a fermare la minoranza che, alla bocciatura del taser - venti i voti favorevoli all’ordine del giorno di Serra - rispondono sollevando in aria articoli di giornale recanti notizie di aggressioni subite dagli agenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA