Porta Sud, il progetto debutta a Cannes
Ecco come verrà ridisegnata l’area

Trattative avviate sul 60% degli spazi: il progetto presentato al Mipim di Cannes.

«Sono i numeri che giustificano la presenza del sistema Bergamo qui. E io il prossimo anno lo vorrei ancora più numeroso». Vanessa Pesenti, presidente provinciale Ance, mette sul tavolo del Mipim di Cannes – la più importante rassegna del settore immobiliare e real estate – i «3 milioni e mezzo di slp (superficie lorda di pavimemto – ndr) da sviluppare a Bergamo e in provincia, equamente distribuiti tra le varie destinazioni: residenziale, commerciale e terziario. Vuol dire 3 miliardi di investimenti potenziali più altri 2 calati nel Pgt dei Comuni». Lungo la Croisette va in onda un altro film rispetto a quelli che fanno di Cannes un luogo simbolo del grande schermo: qui di grande ci sono i numeri, quelli dei 5.400 espositori presenti, una vetrina irrinunciabile per il mondo immobiliare che cala in massa da ogni dove.

I Paesi dell’Est non sono ormai più una novità per il mercato, ma colpisce la potenza di fuoco della Polonia in questa edizione numero 30: Danzica, Cracovia, Stettino, Breslavia spalancano porte e metri cubi agli investitori. Presenti in massa anche le città tedesche, con Amburgo e la sua Hafen City (la più grande riconversione d’Europa) a tirare il gruppo. L’Italia si presenta sotto il cappello di Ita, acronimo di Italian trade agency, società del ministero delle Finanze, insieme a Cassa depositi e prestiti o Sistemi Urbani, società del Gruppo ferrovie con fior di interessi a Bergamo. Ma indubbiamente Milano ha una capacità attrattiva unica, capace di mettere sul tavolo, da sola, 20 opportunità d’investimento con la regia di Regione Lombardia che rilancia con altre 10 proposte: tre sono made in Bergamo, nessun’altra provincia ne ha così tante.

Le tre proposte

Il triangolo vede ai vertici cittadini il progetto di riqualificazione dell’area dello scalo merci (l’ormai fu Porta Sud), a Nord c’è invece il Grand Hotel di San Pellegrino, mentre più a sud il castello di Malpaga. Martedì 12 marzo tutte e 30 le proposte sono state presentate dalla Regione agli investitori riscuotendo parecchio interesse a livello internazionale: oggi tocca a un focus ad hoc sullo scalo merci, curato da Comune (sarà presente l’assessore Francesco Valesini) e Sistemi Urbani, società del Gruppo Ferrovie che detiene una quota molto significativa delle aree. Il masterplan affidato alla società Vitali (che si è aggiudicata il bando delle Ferrovie) è in dirittura d’arrivo: il team di progettisti internazionale guidato da Francisco Mangado, Joao Nunes, Attilio Gobbi e Camillo Botticini, sta mettendo a punto gli ultimi dettagli. «Devo dire che le linee guida del progetto hanno riscosso parecchio interesse sia tra gli investitori che gli sviluppatori» commenta Cristian Vitali, ad dell’omonima società, presente al Mipim insieme al presidente, il fratello Massimo: «Abbiamo presentato il progetto a catene alberghiere (pare un gruppo tedesco – ndr) che si sono dette pronte ad entrare nell’operazione con un’offerta di oltre 300 camere. Ma stiamo ricevendo anche molte richieste per spazi per gli uffici: il mercato su Bergamo è in crescita e c’è necessità di localizzare nel centro immobili di classe A, efficienti e con caratteristiche di funzionalità elevate».

Progetto alle battute finali

Il progetto «è alle battute finali, questione di poche settimane. Stiamo elaborando le ultime modifiche al masterplan per renderlo così compatibile con le modifiche proposte e il confronto con il Comune e la città. Quasi un anno di lavoro faticoso ma davvero ricco di soddisfazioni su tutti i versanti: il 60% degli spazi a oggi risulta già precommercializzato». Oggetto cioè di trattative ben avviate. Le principali funzioni saranno di natura sanitaria (Humanitas pare molto interessata ad una struttura capace di coniugare degenze innovative con ricerca, didattica e formazione) «ma anche scolastica e universitaria. Al centro ci sarà un grande parco a raccordare le diverse parti e soprattutto una piattaforma intermodale, la vera stazione europea per il futuro di Bergamo» conclude Vitali. Un intervento che si sviluppa nell’arco di almeno dieci anni e su un’area di 480 mila metri quadri: 30 mila riguarderanno il polo intermodale dove agiranno in sinergia il sistema ferroviario, quello tramviario, bus urbani ed extraurbani e parcheggi d’interscambio. Con l’obiettivo di raddoppiare l’attuale utenza da 50 mila a 100 mila.

«Bergamo raccoglie la sfida»

«Siamo molto soddisfatti di queste proposte, perché sono capaci di andare oltre Milano: abbiamo voluto proprio lavorare su uno sviluppo ampio, e Bergamo ha davvero saputo raccogliere la sfida» il commento di Alessandro Mattinzoli, assessore regionale allo Sviluppo economico. E il futuro potrebbe allargare i confini a nuovi operatori: tra gli stand del Mipim c’era anche una corposa pubblicazione su Chorus Life, grande intervento di trasformazione dell’area ex Ote voluto da Domenico Bosatelli (patron di Gewiss, marchio presente a Cannes). Nel via vai di operatori c’era anche Francesco Percassi, presidente dell’omonima impresa alla quale è stato affidato il ruolo di general contractor dell’operazione. Nel frattempo sul red carpet di Cannes, Bergamo ha sfilato gran bene.

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